ETTORE GIACCARI
“Intus legere. Le parole Alate nell’arte di Ettore Giaccari”

Dopo una memorabile esposizione in terra senese, Ettore Giaccari approda a Firenze per una nuova mostra dal titolo: “Intus legere. Le parole Alate nell’arte di Ettore Giaccari”
La personale dell’artista sarà in scena nella bellissima Villa Arrivabene a Firenze, dall’ 8 al 22 giugno prossimo. L’inaugurazione è fissata per giovedì 8 giugno alle ore 17, alla presenza dell’Artista.
Ettore Giaccari nasce a Terni nel 1963. Autore di poesie e testi teatrali, ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tempi recenti per le sue opere pittoriche.
Artista colto e raffinato, Giaccari esegue un viaggio introspettivo riportando sulla tela i suoi stati d’animo e le sue sensazioni più intime.
L’Artista ha pubblicato da poco la sua monografia nella collana “Signa Artis”, edita da Giorgio Mondadori Editore. Un passo importante, un volume che testimonia la maturità artistica e la voglia di consacrare le proprie creazioni presso il pubblico e la critica.
L’Artista ha partecipato al “Premio Firenze” del 2013, 2015 e 2022 con riconoscimenti ottenuti in tutte le edizioni. Risale al 2020 la sua collaborazione con la prestigiosa Galleria Turelli di Montecatini Terme, e sempre di questi anni è il suo coinvolgimento con il progetto “l’Arte in Cucina” - ideato da Domenico Monteforte - e giunto in libreria alla sua sesta edizione.
Le opere del maestro Giaccari racchiudono riferimenti alla letteratura, alla storia e al mito; ma non solo, le sue tele ci parlano infatti anche dei suoi sentimenti più vivi e profondi. I suoi lavori possiedono un fascino particolare, in parte dovuto ad una tavolozza viva e brillante (i rossi e i gialli sono particolarmente accesi e spesso arricchiti da toni blu ed applicazioni di foglia oro), ed in parte ad una matericità estremamente tangibile e talvolta massiccia, che impone all’Artista di realizzare le opere in orizzontale e non in verticale.
La sua indiscussa preparazione e manualità lo portano a realizzare opere dove materia, luce e colore sono in perfetta armonia ed equilibrio, dove nessuna prevale sull’altra, con un risultato di perfetta alchimia.
Nelle sue opere “Cenni aulici di antica provenienza rivivono nel suo linguaggio contemporaneo, cavalli talvolta futuristi nella loro resa dinamica emergono da tocchi corposi, figure umane ci appaiono nella loro spiritualità sublime.
Il pennello corre sulla tela come fosse una penna sulla carta assottigliando quella labile distanza che separa la figurazione dalla scrittura; poliedrico sperimentatore trasforma la parola in immagine e, al contempo, la fa convivere in un fluido incessante di sentimento e mito. Pittura e ‘poiesis’ si fondono in queste tele dal sapore “omerico”, intrecciandosi indissolubilmente, contaminandosi e sviluppando un’identità che, non cedendo mai alla mimesi, stimola anche il tatto e non più solo la vista.”[G. Gasparotti]
La mostra personale dell'artista, che raccoglie una selezione di opere informali e in minor parte digitali, presenta inoltre due abiti sartoriali in seta progettati da Ettore Giaccari e Anna Flavia Leo.
La mostra a cura di Giada Gasparotti e organizzata da Riccardo Nicoletti per l’Associazione Culturale “il Minotauro”, con la collaborazione del Quartiere 2 del Comune di Firenze, rimarrà aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13, ed il martedì e giovedì anche dalle 14 alle 17.