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…io mi chiamo Anna
Otto artiste indagano le molteplici sfumature dell’universo femminile attraverso stili e modalità espressive differenti.
Comunicato stampa
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Nella città che ospita Miss Italia, il concorso di bellezza italiano più noto e prestigioso, domenica 12 settembre la Galleria San Bartolomeo, nel nuovo spazio di Via Loschi 5/a, inaugura la collettiva “…io mi chiamo Anna” che si propone di sottolineare la forte presenza della donna nell’arte contemporanea.
Otto artiste indagano le molteplici sfumature dell’universo femminile attraverso stili e modalità espressive differenti.
Partecipano alla rassegna l’artista tedesca Christel Hermann, che affronta il tema dell’infanzia e delle sue memorie in quadri fortemente materici, due artiste di fama internazionale come Carla Accardi e Giosetta Fioroni e sei giovani pittrici legate alla Neofigurazione.
Il tema dell’adolescenza e dell’infanzia accomuna tre di queste ultime: Roberta Savelli esplora la tipica fragilità dell’età adolescenziale intervenendo su garze e tele rarefatte dove campeggiano ritratti dai toni delicatissimi; Elisa Rossi sceglie un iperrealismo che sfrutta un monocromo fortemente chiaroscurato, irrorato da bagliori di luce improvvisi che illuminano figure femminili colte nei loro gesti più intimi e riservati; Elisabetta Vignato dipinge il mondo spensierato e sereno dell’infanzia attraverso una tecnica raffinata, fatta di pennellate fitte, ravvicinate, quasi sovrapposte. Di altro tenore i dipinti di Barbara Nahmad che rimandano l’immagine di corpi femminili esibiti, spiati, desiderati e fissati in inquadrature strettissime e le opere di Sigrid Nienstedt che, attraverso l’uso di colori irreali ma fortemente suggestivi, riesce ad assegnare un’anima silenziosa a paesaggi deserti e abbandonati.
“Le donne sono come i camaleonti che dove si posano prendono il colore”
Alberto Moravia da La fortuna di Irene in “Nuovi racconti italiani”
Otto artiste indagano le molteplici sfumature dell’universo femminile attraverso stili e modalità espressive differenti.
Partecipano alla rassegna l’artista tedesca Christel Hermann, che affronta il tema dell’infanzia e delle sue memorie in quadri fortemente materici, due artiste di fama internazionale come Carla Accardi e Giosetta Fioroni e sei giovani pittrici legate alla Neofigurazione.
Il tema dell’adolescenza e dell’infanzia accomuna tre di queste ultime: Roberta Savelli esplora la tipica fragilità dell’età adolescenziale intervenendo su garze e tele rarefatte dove campeggiano ritratti dai toni delicatissimi; Elisa Rossi sceglie un iperrealismo che sfrutta un monocromo fortemente chiaroscurato, irrorato da bagliori di luce improvvisi che illuminano figure femminili colte nei loro gesti più intimi e riservati; Elisabetta Vignato dipinge il mondo spensierato e sereno dell’infanzia attraverso una tecnica raffinata, fatta di pennellate fitte, ravvicinate, quasi sovrapposte. Di altro tenore i dipinti di Barbara Nahmad che rimandano l’immagine di corpi femminili esibiti, spiati, desiderati e fissati in inquadrature strettissime e le opere di Sigrid Nienstedt che, attraverso l’uso di colori irreali ma fortemente suggestivi, riesce ad assegnare un’anima silenziosa a paesaggi deserti e abbandonati.
“Le donne sono come i camaleonti che dove si posano prendono il colore”
Alberto Moravia da La fortuna di Irene in “Nuovi racconti italiani”
12
settembre 2004
…io mi chiamo Anna
Dal 12 settembre al 10 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA SAN BARTOLOMEO
Salsomaggiore Terme, Via Loschi, 5a, (Parma)
Salsomaggiore Terme, Via Loschi, 5a, (Parma)
Orario di apertura
mar – dom 10.00 –13.00; 16.00 – 19.30
Vernissage
12 Settembre 2004, ore 18.00