Enzo Campi

presenta

IPOTESI CORPO

Evento multimediale

(LETTERATURA FOTOGRAFIA PITTURA VIDEO-ARTE

BODY PAINTING PERFORMANCES)



Performers



Antonio Iorio (Reggio Emilia),

Francesco Forlani (Torino-Parigi),

Silvia Molesini (Verona),

Alessandro Cinelli (Livorno),

Lara Arvasi (Parma),

Francesca Vitale (Roma),

Fabrizio Venerandi (Genova),

Rita Bonomo (Sassari),

Mariaestella Coli (Reggio Emilia),

Anna Maria Meliga (Reggio Emilia),

Cristina Cerminara (Roma),

Federica Troisi (Reggio Emilia),

Donald Datti (Genova),

Marika Bortolami (Bologna),

Maria Grazia Esu (Cagliari),

Enzo Campi (Reggio Emilia)

Programma della serata





MOSTRE (ore 19.00-24.00)





Francesca Vitale IMPRONTE

Cristina Cerminara LA SCELTA

Federica Troisi OPPOSTI SVELATI





VIDEO-INSTALLAZIONI (ore 19.00-24.00)





Enzo Campi

CE N’EST PAS UNE IMAGE JUSTE

C’EST JUSTE UNE IMAGE



Maria Grazia Esu

TraTerra e Cielo - IS MORTORIUS





READING – NARRAZIONI (ore 19.30-21.30)





Collettivo Samiszdat

FABULAZIONI



con

Alessandro Cinelli, Lara Arvasi, Donald Datti, Antonio Iorio,

Anna Maria Meliga, Marika Bortolami, Fabrizio Venerandi, Enzo Campi



Francesco Forlani

AUTOREVERSE





PERFORMANCES – ACTION PAINTING (ore 21.30-22.30)



Mariaestella Coli

SOVRIMPRESSIONI

con

Chiara Puglisi








Rita Bonomo

SPLASH – FASE ZERO INDOLORE





Enzo Campi

ARTAUD SUITE

con

Antonio Iorio, Silvia Molesini, Francesco Forlani, Enzo Campi





VIDEO (ore 22.30-24.00)





Enzo Campi

GESTI D’ARIA E INCOMBENZE DI LUCE



Silvia Molesini

IL BACICHIRICO

VI HANNO FATTI CHE MANCATE DI SGUARDO



Lara Arvasi

LA PLATEA LAMENTOSA DETESTA I MUTI CONGEDI



IPOTESI CORPO

Comunicato

La prima funzione del corpo è quella di veicolare e veicolarsi, di produrre un transito e di prodursi in un transito.
Cos’è il corpo?
Il corpo è un contenitore. Ma anche un risonatore.
La parola è contenuta nel corpo.
Il corpo, veicolandosi, espelle la parola facendola risuonare.
La parola si es-pone, si es-tende, si porta verso un fuori attraverso la veicolazione di un corpo.
Il diktat della nostra parola d’ordine recita una sola asserzione: vociamoci!
Vociamoci l’un l’altro attraverso la veicolazione del corpo.

(In principio era il verbo. E il verbo transitò disseminandosi oralmente. Poi il verbo fu scritto. Si diversificò e preservò la sua disseminazione. Oggi ci troviamo a “fare i conti” con le protesi dell’oralità e dell’inchiostrazione. Ma la matematica qui fallisce: le addizioni dividono, le sottrazioni moltiplicano, le tesi naufragano per lasciare il posto alle ipotesi. La parola originaria viene qui scandita, smembrata, performata, trattata, dipinta, fotografata, teatralizzata, corporeizzata)