Claudio Asquini, Gea Casolaro, Donatella di Cicco e Giuseppe Pietroniro.

Lo spunto di riflessione è l'idea della verità. Una questione complessa e con diverse possibilità di accesso. Da quelle squisitamente filosofiche, in particolare legate alla lezione di Gadamer per cui l'esperienza di verità è una condizione propria dell'arte, a quelle diciamo pratiche-quotidiane in cui la verità coincide semplicemente con la realtà : quello che è reale è vero. Un principio che naturalmente contempla anche il viceversa e che di conseguenza ammette che un'immagine che riprende fedelmente una scena è incontestabilmente vera. Ma quando oggi guardiamo un'immagine, una foto, diamo per scontata che sia vera e quindi reale? E quando guardiamo un'opera d'arte? Qual è la verità e la realtà a cui pensiamo di accedere?



Ipotesi di vero è l’occasione per una breve riflessione sulle questioni sollevate da queste domande, attraverso e grazie alle immagini fotografiche e al lavoro di quattro artisti che, in modi tra loro del tutto diversi, fanno leva sull’ambiguità di senso tra verità e realtà che una fotografia può determinare.



Claudio Asquini (nato a Roma nel 1963, dove vive) presenta due grandi foto tratte dalla serie Pietas.

Gea Casolaro (nata a Roma nel 1965, dove vive) espone quattro sequenze della serie Real/Fiction.

Donatella Di Cicco (nata a Napoli nel 1971 e dove vive almeno in parte, quando non è a Milano) espone tre recentissime immagini della serie Dolls.

Giuseppe Pietroniro (nato a Toronto – Canada – nel 1968 e attivo a Roma) presenta due grandi foto di soggetti architettonici marginali.



La mostra è accompagnata da un catalogo con testo del curatore.