Isidore Isou (Goldstein) è nato nel 1925 a Botosani (Romania).

Giunge a Parigi nel 1945 dove fonda il movimento Lettrista.

Nel 1946 ne scrive il Pimo Manifesto:Eléments de la peinture lettriste,

pubblicato poi nel 1950 sulla rivista "Ur".

Da allora con un attivismo senza limiti protratto fino ad oggi ha

esplorato tutti i campi del sapere, pubblicando una enorme

quantità di trattati e fondando una nuova "cattedrale dell'Arte"

sulla base del segno e della lettera utilizzando segni, parole,

lettere e ideogrammi esistenti (ipergrafia e metagrafia)

a formare un nuovo sistema di poesia e di musica e allargandola

alle arti visive in cui saranno usati tutti segni ideografici esistenti.

L'opera di Isou basata su un metodo inedito di Creazione abbraccerà

i campi della poesia, del romanzo, della musica, della danza e

delle arti visive per allargarsi successivamente nei vari campi del

sapere: dalla Filosofia, alla Scienza, alla Teologia con la finalità

di creare una società paradisiaca.

Come testimonia nella presentazione in catalogo Mirella Bandini:

<< La sua capacità di elaborazione culturale è senza limiti: attraverso

centinaia e centinaia di pubblicazioni continua a sviluppare "una sua

personale teoria in perpetuo divenire"; un sistema coerente, simmetrico e

totalizzante in tutti i campi del sapere e il "Lettrismo", la sua creatura,

rappresenta una delle più rilevanti e longeve avanguardie storiche del '900>>.

Le opere esposte a Livorno sono una scelta di dipinti e disegni, esempi

esplicativi del lavoro da lui svolto in questi ultimi 25 anni.

La mostra è corredata da un catalogo Edizioni Peccolo

che contiene:

le riproduzioni delle opere esposte;

uno scritto sull'Arte di Isidore Isou del 1973;

un'intervista raccolta da Mirella Bandini;

un'introduzione critica di Sandro Ricaldone.