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Italiani a tavola
La Fondazione Antonio Mazzotta, Grandi Stazioni e Barilla presentano la mostra fotografica Italiani a Tavola.
Il cibo come momento di socializzazione, come sfogo, come ossessione e come conquista, il cibo posseduto e quello desiderato, il cibo come cultura, come arte, come
dono, come tradizione, ma anche come particolare angolo di visuale per raccontare 50
anni di storia italiana e le trasformazioni occorse in un paese che dalla economia e cultura
contadina del dopoguerra diviene in un torno di secolo nazione ricca e moderna e potenza industriale. Questo il senso della mostra Italiani a tavola che, attraverso ottanta immagini di autori diversi racconta, in un intrecciarsi di luoghi e di tempi, il rapporto con il cibo degli italiani, partendo dalla riscoperta del cibo nell’Italia povera, e tuttavia già tesa alla ricostruzione,
del dopoguerra e degli anni ‘50. Le foto documentano così i rinfreschi nelle case aristocratiche e nei ristoranti alla moda di Giancolombo ma anche i pranzi all’osteria e per la strada, negli orfanotrofi e nelle case per sfollati di Federico Garolla,
Mario De Biasi, Federico Patellani, per poi indagare le realtà del Sud con la sua cultura della tavola come momento di aggregazione e coesione familiare di cui assurge a
simbolo la celeberrima foto di Franco Pinna di un interno di casa a Nicastro, in
Lucania, e di cui sono testimonianza le innumerevoli immagini dei pranzi sull’erba, in campagna, delle feste di paese che attraversano la storia italiana e si ritrovano talora
immutate nei più recenti scatti di Francesco Radino, Marialba Russo e Zoltan Nagy.
Alle tante fotografie delle tavolate nella provincia d’Italia degli anni ‘50 e ‘60, si affiancano poi quelli dei pic-nic della domenica, delle sagre paesane che già raccontano
dell’Italia della motorizzazione e del boom economico, ripresi da Berengo Gardin con un’impareggiabile sensibilità per il cambiamento sociale in atto. Fotografie che aprono una nuova pagina nella storia italiana e anticipano i radicali mutamenti degli ultimi
vent’anni, imposti dai nuovi ritmi del lavoro, ma anche dai nuovi costumi e consumi,
raccontati dagli sguardi di altri fotografi che entrano di volta in volta nelle mense, nei fast-food, nei self-service, ma anche nell’intimità del pranzo quotidiano e delle cene fra amici per mostrare le trasformazioni nel lavoro e nella famiglia. La mostra prosegue
indagando il cibo comprato in fretta al supermercato e in fretta preparato fra le
mura domestiche delle famiglie mononucleari o dei sempre più numerosi single negli anni ‘70 e ‘80 degli scatti di Cesare Colombo e Toni Nicolini, Carla Cerati e Maurizio Totaro e, in seguito, la riscoperta, negli ultimi anni, della tavola come momento di incontro, di allegria e di evasione, documentata con singolare sintonia di gusto da una
generazione di giovani autori, Fulvio Magurno, Claudio Vitale e Mauro Fiorese, che
abbandonano lo stile realistico che ha da sempre caratterizzato la fotografia italiana
per sperimentare nuove possibilità espressive legate alle tendenze fotografiche europee degli ultimi decenni.
Italiani a tavola
Milano, Piazza Luigi Di Savoia, 1, (Milano)