Cosimo Fiore (“L’uomo che verrà”), Alberta Follesa (“Dieci inverni”), Romolo Eucalitto (“Mine vaganti” e “Io, loro e Lara”), Angelo Turetta (“Baciami ancora”), Stefano Cravero (“Sputnik”), Alfredo Falvo (“Cosmonauta”), Gianfranco Mura (“Vincere”), Matteo Mignani con Tilda Swinton, Pietro Coccia con Michele Riondino sono tra le firme le cui immagini dai set saranno esposte alla quarta edizione del Festival dei fotografi di scena, ideato e organizzato da Luce Monachesi, Mirtilla Rolandi Ricci e Romano Milani.
Questa volta la scelta è andata sulle opere che si sono battute, con successo, per la conquista dei due riconoscimenti nazionali più prestigiosi - i Nastri d'argento e i David di Donatello - assegnati, rispettivamente, dai giornalisti cinematografici e dai rappresentanti dell'industria cinematografica.
Gli obbiettivi dei fotografi di scena, durante le riprese dei film, sono puntati, naturalmente, sui volti dei protagonisti, sulle scene più emozionanti e spettacolari, ma restituiscono anche quello che il pubblico, sullo schermo, non vede mai: il lavoro di preparazione del set. Un’apparente confusione in cui si muovono operatori, fonici, scenografi, macchinisti, parrucchieri, truccatori, elettricisti, sarte, attrezzisti, comparse… Un piccolo esercito, disciplinatissimo, invisibile a chi siede nelle poltrone dei cinematografi e dai volti per la maggior parte sconosciuti al grande pubblico, ma senza il quale il “generale”, cioè il regista, non arriverebbe mai a conquistare le platee.