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Ivo Bonino – L’anima e il corpo del paesaggio
Ivo Bonino è in un viaggiatore che non si stanca mai di viaggiare. La sua destinazione è il paesaggio. Il resto è superfluo.Non è la realtà soggettiva che egli cerca in questo suo incessante viaggio, ma ciò che la realtà esprime nel proprio profondo.
Comunicato stampa
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Si inaugura sabato 29 novembre 2014 presso la Galleria Losano Associazione Arte e Cultura di Pinerolo, la mostra “L’anima e il corpo del paesaggio”, una personale del pittore Ivo Bonino dove verranno esposte una selezione di lavori a tema dell’ultimo periodo artistico.
Come scrive Marcello Salvati: nelle opere di Bonino l'anima si riveste di un corpo e il corpo possiede una sua solidità strutturale e armonica, nella quale alberga, salda come la roccia, un'unione emotiva che lega affettivamente il pittore alla natura; qui intesa come territorio di una nuova umana rinascita.
Ivo Bonino è in un viaggiatore che non si stanca mai di viaggiare. La sua destinazione è il paesaggio. Il resto è superfluo.
Non è la realtà soggettiva che egli cerca in questo suo incessante viaggio, ma ciò che la realtà esprime nel proprio profondo. Nelle sue opere essa si manifesta attraverso serenità e gioia, determinando il trionfo dell’incontro tra l’uomo e la natura.
I paesaggi ritratti hanno una loro personalità ben caratterizzata. Essi non sono quelli mercificati, turistici, che il viaggiatore memorizza con uno sguardo superficiale, da cartolina o fotografia delle vacanze, ma sono l'humus di una ricerca sviscerata, un calarsi entusiasta nell'anima stessa della forza generatrice della natura, che non è mai ordine e perfezione ma è caos disciplinato. È il connubio ideale tra luce e colore che si materializza nei quadri di Bonino; in una eufonia dei sensi dai toni vivi e accesi di passione.
La tranquillità offerta da Ivo Bonino è un inno alla vita. Un intreccio di sfumature che ora creano mondi magici popolati da arbusti dagli innumerevoli toni del verde, ad alimentare la buona volontà di tutti coloro che la Natura l'amano e non la distruggono.
Il Paesaggio di Ivo Bonino: anima e corpo.
In alcune opere il colore degli iris si evidenzia in tutta la sua poetica e il suo fascino ci conduce immediatamente in terra francese. In altre il vento gioca su esili fili d'erba e fiori gialli e rossi, difficile individuare la specie, ma non è importante. Essenziale sono le emozioni che i dipinti evocano, quasi un rimando ad una memoria ancestrale lasciata sfumare in nuance di presente e futuro.
Ivo Bonino dipinge la sua personale mimesis infrangendo tutte le regole che vogliono che la pittura di paesaggio sia una pittura d'imitazione. Se nella pittura contemporanea è ormai assodato il concetto di "paesaggio dell'anima" bisogna evidenziare che nell'arte di Bonino l'anima si riveste di un corpo e che il corpo possiede una sua solidità strutturale e armonica, nella quale alberga, salda come la roccia, un'unione emotiva che lega affettivamente il Pittore alla Natura; qui intesa come territorio di una nuova umana rinascita.
Ivo Bonino è in un viaggiatore che non si stanca mai di viaggiare. La sua destinazione è il paesaggio. Il resto è superfluo.
Non è la realtà soggettiva che egli cerca in questo suo incessante viaggio, ma ciò che la realtà esprime nel proprio profondo. Nelle sue opere essa si manifesta attraverso serenità e gioia, determinando il trionfo dell’incontro tra l’uomo e la natura.
La meta del viaggio è il viaggio stesso, il paesaggio per il paesaggio: tra i colori, i profumi e i suoni che ogni luogo incontrato, e vissuto, può offrirgli. I paesaggi ritratti hanno una loro personalità ben caratterizzata. Essi non sono quelli mercificati, turistici, che il viaggiatore memorizza con uno sguardo superficiale, da cartolina o fotografia delle vacanze, ma sono l'humus di una ricerca sviscerata, un calarsi entusiasta nell'anima stessa della forza generatrice della natura, che non è mai ordine e perfezione ma è caos disciplinato. È il connubio ideale tra luce e colore che si materializza nei quadri di Bonino; in una eufonia dei sensi dai toni vivi e accesi di passione.
Ivo Bonino utilizza una memoria selettiva che, nel contatto con l'ambiente naturale, scruta a fondo le origini stesse della creazione, gli assegna i ruoli, ne organizza i movimenti, pone pause di riflessione tra luci ed ombre, acquieta ogni possibile tensione ponendo un confine tra cielo e terra. Questo confine, appena percettibile, è riconoscibile nei dipinti dove l'acqua circonda arbusti e canne, costruendo un ponte tra la stabilità della terra e l'instabilità dell'aria. Il cielo ora è terso, ora si approccia ad un possibile scroscio di pioggia. Altra acqua che si unisce a quella di un possibile lago, mare o fiume che sia, e nel contatto si increspa, in una girandola di lame di luce ad evidenziare quel dato particolare, quell'emozione che il cuore non riesce a dimenticare.
Le opere di Ivo Bonino ci offrono sempre la certezza che la quiete è sempre presente, anche nell'animo umano più tormentato. Essa non si allontana mai, neppure se il cielo si rannuvola e il vento sferza il terreno piegando i caparbi ma affusolati fili d'erba.
La tranquillità offerta da Ivo Bonino è un inno alla vita. Un intreccio di sfumature che ora creano mondi magici popolati da arbusti dagli innumerevoli toni del verde, ad alimentare la buona volontà di tutti coloro che la Natura l'amano e non la distruggono.
Marcello Salvati
Come scrive Marcello Salvati: nelle opere di Bonino l'anima si riveste di un corpo e il corpo possiede una sua solidità strutturale e armonica, nella quale alberga, salda come la roccia, un'unione emotiva che lega affettivamente il pittore alla natura; qui intesa come territorio di una nuova umana rinascita.
Ivo Bonino è in un viaggiatore che non si stanca mai di viaggiare. La sua destinazione è il paesaggio. Il resto è superfluo.
Non è la realtà soggettiva che egli cerca in questo suo incessante viaggio, ma ciò che la realtà esprime nel proprio profondo. Nelle sue opere essa si manifesta attraverso serenità e gioia, determinando il trionfo dell’incontro tra l’uomo e la natura.
I paesaggi ritratti hanno una loro personalità ben caratterizzata. Essi non sono quelli mercificati, turistici, che il viaggiatore memorizza con uno sguardo superficiale, da cartolina o fotografia delle vacanze, ma sono l'humus di una ricerca sviscerata, un calarsi entusiasta nell'anima stessa della forza generatrice della natura, che non è mai ordine e perfezione ma è caos disciplinato. È il connubio ideale tra luce e colore che si materializza nei quadri di Bonino; in una eufonia dei sensi dai toni vivi e accesi di passione.
La tranquillità offerta da Ivo Bonino è un inno alla vita. Un intreccio di sfumature che ora creano mondi magici popolati da arbusti dagli innumerevoli toni del verde, ad alimentare la buona volontà di tutti coloro che la Natura l'amano e non la distruggono.
Il Paesaggio di Ivo Bonino: anima e corpo.
In alcune opere il colore degli iris si evidenzia in tutta la sua poetica e il suo fascino ci conduce immediatamente in terra francese. In altre il vento gioca su esili fili d'erba e fiori gialli e rossi, difficile individuare la specie, ma non è importante. Essenziale sono le emozioni che i dipinti evocano, quasi un rimando ad una memoria ancestrale lasciata sfumare in nuance di presente e futuro.
Ivo Bonino dipinge la sua personale mimesis infrangendo tutte le regole che vogliono che la pittura di paesaggio sia una pittura d'imitazione. Se nella pittura contemporanea è ormai assodato il concetto di "paesaggio dell'anima" bisogna evidenziare che nell'arte di Bonino l'anima si riveste di un corpo e che il corpo possiede una sua solidità strutturale e armonica, nella quale alberga, salda come la roccia, un'unione emotiva che lega affettivamente il Pittore alla Natura; qui intesa come territorio di una nuova umana rinascita.
Ivo Bonino è in un viaggiatore che non si stanca mai di viaggiare. La sua destinazione è il paesaggio. Il resto è superfluo.
Non è la realtà soggettiva che egli cerca in questo suo incessante viaggio, ma ciò che la realtà esprime nel proprio profondo. Nelle sue opere essa si manifesta attraverso serenità e gioia, determinando il trionfo dell’incontro tra l’uomo e la natura.
La meta del viaggio è il viaggio stesso, il paesaggio per il paesaggio: tra i colori, i profumi e i suoni che ogni luogo incontrato, e vissuto, può offrirgli. I paesaggi ritratti hanno una loro personalità ben caratterizzata. Essi non sono quelli mercificati, turistici, che il viaggiatore memorizza con uno sguardo superficiale, da cartolina o fotografia delle vacanze, ma sono l'humus di una ricerca sviscerata, un calarsi entusiasta nell'anima stessa della forza generatrice della natura, che non è mai ordine e perfezione ma è caos disciplinato. È il connubio ideale tra luce e colore che si materializza nei quadri di Bonino; in una eufonia dei sensi dai toni vivi e accesi di passione.
Ivo Bonino utilizza una memoria selettiva che, nel contatto con l'ambiente naturale, scruta a fondo le origini stesse della creazione, gli assegna i ruoli, ne organizza i movimenti, pone pause di riflessione tra luci ed ombre, acquieta ogni possibile tensione ponendo un confine tra cielo e terra. Questo confine, appena percettibile, è riconoscibile nei dipinti dove l'acqua circonda arbusti e canne, costruendo un ponte tra la stabilità della terra e l'instabilità dell'aria. Il cielo ora è terso, ora si approccia ad un possibile scroscio di pioggia. Altra acqua che si unisce a quella di un possibile lago, mare o fiume che sia, e nel contatto si increspa, in una girandola di lame di luce ad evidenziare quel dato particolare, quell'emozione che il cuore non riesce a dimenticare.
Le opere di Ivo Bonino ci offrono sempre la certezza che la quiete è sempre presente, anche nell'animo umano più tormentato. Essa non si allontana mai, neppure se il cielo si rannuvola e il vento sferza il terreno piegando i caparbi ma affusolati fili d'erba.
La tranquillità offerta da Ivo Bonino è un inno alla vita. Un intreccio di sfumature che ora creano mondi magici popolati da arbusti dagli innumerevoli toni del verde, ad alimentare la buona volontà di tutti coloro che la Natura l'amano e non la distruggono.
Marcello Salvati
29
novembre 2014
Ivo Bonino – L’anima e il corpo del paesaggio
Dal 29 novembre al 21 dicembre 2014
arte contemporanea
Location
GALLERIA LOSANO ASSOCIAZIONE ARTE E CULTURA
Pinerolo, Via Savoia, 33, (Torino)
Pinerolo, Via Savoia, 33, (Torino)
Orario di apertura
Feriali: 16-19
Sabato e festivi: 10-12 e 16-19
Lunedì chiuso
Vernissage
29 Novembre 2014, Ore 17.00
Autore