In occasione della IX Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) la Fondazione Filiberto Menna, nell’ambito del ciclo Extra moenia, propone, sabato 5 ottobre alle ore 19.00, Sulla soglia, una performance di MaraM, artista attiva a livello nazionale e internazionale che ha immaginato un'azione in situ legata agli spazi, purtroppo al momento inagibili, della Fondazione. Il pubblico potrà partecipare soltanto da lontano, grazie ai suoni e alle immagini che filtreranno attraverso le finestre dell'ex Casa del Combattente, dietro le quali si svolgerà un’opera di lento, faticoso quanto deciso consolidamento della struttura.
«Ho scelto di giocare sull'inaccessibilità dell'edificio, sul ruolo e sull'utilità culturale della Fondazione, sulla funzione costruttiva della cultura stessa nella società e sul valore che gli viene attribuito» ha suggerito MaraM. La volontà di lasciare il pubblico Sulla soglia – una soglia dell'arte che stabilisce una relazione immaginifica con Étant donnés (1946-66) di Marcel Duchamp – permette all'artista di costruire un discorso riflessivo sullo sguardo esterno dello spettatore. Ma anche su una dimensione di attesa, su una pausa obbligata, su una fermata che si fa aspettativa futura.
In bilico su quattro calici di vetro, MaraM percorre il corridoio che fa da cerniera alle due ali dell'edificio per evidenziare l'attuale instabilità della struttura. Due video, uno in loop e uno in presa diretta, documentano dalle finestre laterali del fabbricato l'equilibrio instabile del corpo in movimento (che richiama alla memoria alcuni elementi del Terremoto in Palazzo di Joseph Beuys) e, contemporaneamente, una serie di azioni calme e precise che sono una risposta alla precarietà del panorama attuale.
La scelta di utilizzare alcune pile di libri da collocare in maniera apparentemente disordinata sui davanzali delle finestre indica, inoltre, il desiderio di utilizzare i volumi come mattoni, come oggetti utili a costruire rinforzi, a consolidare, fortificare, irrobustire gli spazi della Fondazione Filiberto Menna, di un luogo che è, per MaraM, «spina dorsale dell'arte contemporanea a Salerno».