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Jacopo Casadei – Onironauti
Sabato 17 settembre, la galleria GiaMaArt studio presenta ‘ONIRONAUTI’ mostra personale di Jacopo Casadei che raccoglie un ciclo di opere recentissime.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 17 settembre, la galleria GiaMaArt studio presenta ‘ONIRONAUTI’ mostra personale di Jacopo Casadei che raccoglie un ciclo di opere recentissime.
L'onironautica è la disciplina del ‘sogno lucido’, cioè il tentativo di affrontare in maniera cosciente l'esperienza onirica. Nei lavori vengono descritti scenari di sogni, dove i protagonisti trasfigurati vivono contesti ridicoli, grotteschi e improbabili cercando di gestire il proprio ''io'' prendendo scelte ed interagendo nel limite delle loro possibilità.
“La pittura non può essere definita altrimenti che un sistema di segni in continua evoluzione, un linguaggio vivo, organico, articolato in forme immaginifiche che devono necessariamente disporsi e organizzarsi ogni volta in modi nuovi ed eloquenti. Il problema del pittore, dell’artista in genere, consiste nel trovare inedite soluzioni per risolvere l’enigma antico della rappresentazione.
Come i seguaci di Breton, Casadei divarica lo spettro della rappresentazione, strappa il velo di Maya del mondo fenomenico e introduce l’elemento distortivo della metamorfosi. L’esercizio è apparentemente simile a quello dei cadaveri squisiti, ma la frattura con la figura, e dunque con la struttura narrativa, è più profonda e indelebile. Non si tratta qui, infatti, di giustapporre entità riconoscibili, secondo un processo di trasformazione ovidiana delle forme, ma piuttosto di ripensare le forme e il loro rapporto con la realtà.
Casadei si spinge oltre il dominio operativo Surrealista, ma non invade ancora l’abisso caotico dell’Informale, attestandosi piuttosto in una zona liminale, che accoglie influssi da entrambe le direzioni, in una sorta di intricata e fertile osmosi di umori. Nelle sue mani, la pittura appare come un linguaggio sensibile, elastico, capace di dilatare la figura, di farla vibrare a una frequenza più alta, deformandola e sfaldandola fino ad annullarla. Non è un esito spiegabile solo in termini stilistici o formali, ma piuttosto il risultato di uno specifico processo cognitivo, che contempla la possibilità di osservare il mondo esteriore (e interiore) in modi sostanzialmente diversi da quelli cui siamo abituati”.
La mostra sarà visitabile fino a sabato 31 dicembre 2011 dal Martedì al Sabato dalle ore 16.00 e alle 20.00 e per appuntamento. Gli orari possono variare, si consiglia di verificare sempre via telefono. Catalogo disponibile in galleria, edizioni GiaMaArt studio, testo di Ivan Quadroni.
L'onironautica è la disciplina del ‘sogno lucido’, cioè il tentativo di affrontare in maniera cosciente l'esperienza onirica. Nei lavori vengono descritti scenari di sogni, dove i protagonisti trasfigurati vivono contesti ridicoli, grotteschi e improbabili cercando di gestire il proprio ''io'' prendendo scelte ed interagendo nel limite delle loro possibilità.
“La pittura non può essere definita altrimenti che un sistema di segni in continua evoluzione, un linguaggio vivo, organico, articolato in forme immaginifiche che devono necessariamente disporsi e organizzarsi ogni volta in modi nuovi ed eloquenti. Il problema del pittore, dell’artista in genere, consiste nel trovare inedite soluzioni per risolvere l’enigma antico della rappresentazione.
Come i seguaci di Breton, Casadei divarica lo spettro della rappresentazione, strappa il velo di Maya del mondo fenomenico e introduce l’elemento distortivo della metamorfosi. L’esercizio è apparentemente simile a quello dei cadaveri squisiti, ma la frattura con la figura, e dunque con la struttura narrativa, è più profonda e indelebile. Non si tratta qui, infatti, di giustapporre entità riconoscibili, secondo un processo di trasformazione ovidiana delle forme, ma piuttosto di ripensare le forme e il loro rapporto con la realtà.
Casadei si spinge oltre il dominio operativo Surrealista, ma non invade ancora l’abisso caotico dell’Informale, attestandosi piuttosto in una zona liminale, che accoglie influssi da entrambe le direzioni, in una sorta di intricata e fertile osmosi di umori. Nelle sue mani, la pittura appare come un linguaggio sensibile, elastico, capace di dilatare la figura, di farla vibrare a una frequenza più alta, deformandola e sfaldandola fino ad annullarla. Non è un esito spiegabile solo in termini stilistici o formali, ma piuttosto il risultato di uno specifico processo cognitivo, che contempla la possibilità di osservare il mondo esteriore (e interiore) in modi sostanzialmente diversi da quelli cui siamo abituati”.
La mostra sarà visitabile fino a sabato 31 dicembre 2011 dal Martedì al Sabato dalle ore 16.00 e alle 20.00 e per appuntamento. Gli orari possono variare, si consiglia di verificare sempre via telefono. Catalogo disponibile in galleria, edizioni GiaMaArt studio, testo di Ivan Quadroni.
17
settembre 2011
Jacopo Casadei – Onironauti
Dal 17 settembre al 31 dicembre 2011
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
GIAMAART STUDIO
Vitulano, Via Iadonisi, 14, (Benevento)
Vitulano, Via Iadonisi, 14, (Benevento)
Orario di apertura
dal Martedì al Sabato dalle ore 16.00 e alle 20.00 e per appuntamento.
Vernissage
17 Settembre 2011, ora 19.00
Autore
Curatore