Nelle opere in mostra si riflette il vissuto di Jan Knap. Il rigore formale e la presenza volumetrica provengono dalla sua formazione come scultore, così come l’iconografia peculiare dell’artista rimanda ai suoi studi di filosofia e teologia a Roma. Le opere in mostra confermano una volta di più l'originalità e l’unicità della sua figura all'interno del panorama artistico contemporaneo. Jan Knap e' infatti, dai suoi esordi, un artista che rifugge qualsiasi etichetta. Con i colori crea un mondo che è reale e fantastico al contempo. Lo scopo, a detta dell’artista, è quello di creare con poco un’abbondanza spirituale. Le sue opere apparentemente ingenue e accattivanti, sottendono infatti un duro lavoro di preparazione e una lunga ricerca che lo hanno portato a sviluppare nel tempo una nuova figurazione volutamente primitiva, fatta di scene di vita quotidiana e campestre, in cui alla semplicità e alla ricercata essenzialità si accompagna uno straniamento, che nasce dalla consapevolezza che tali ambientazioni e personaggi non appartengono al nostro orizzonte quotidiano. Armonia cosmica, innocenza e semplicità sono rappresentate con forme solide, colori intensi e grande luminosità, prendendo spunto dagli artisti del Medioevo e del Rinascimento italiano.