“Japanese Art-Quake”, un “terremoto” (ART earthquake) di giovani
artisti di area nipponica che hanno iniziato a lavorare dopo il
disastro dell'11 settembre, il cui modo di vedere l’arte e la vita è
stato direttamente influenzato dalle trasformazioni socio-politiche
emerse a seguito di quel drammatico avvenimento. L’opera di questi
artisti è accomunata dal prelievo di motivi e stimoli desunti
indifferentemente dal campo della moda, della musica e dalla
“street-culture”, dal rifiuto per la separazione tra cultura “alta” e
“bassa”. Unendo all’analisi storica e ad un certo interesse
sociologico, uno stile leggero e di superficie, come la cultura
consumistica contemporanea, Yamamoto, Matsubara, Enomoto, Kuwahara,
Kobayashi&Tsuchikawa e Azuma reinterpretano gli aspetti della cultura
giapponese contemporanea, facendo dialogare elementi formali tipici
della tradizione iconografica giapponese (il colore piatto, l’assenza
di profondità, i contorni precisi e marcati), con elementi della
cultura nipponica contemporanea: dal libero prelievo di stilemi propri
del fumetto manga, al riutilizzo di elementi della cultura pop.
“Japanese Art-Quake” invade lo spazio della galleria con le sue opere
ipercolorate che giocano con le icone fumettistiche del consumismo
mediatico.