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Jason Horncastle
La mostra di Space4free è concepita come un viaggio tra foto, studi e reperti organici immaginari dei quali la vera identità è lasciata volutamente ambigua.
Comunicato stampa
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“L’artista contemporaneo deve essere un continuo sperimentatore”
Giovedì 9 settembre presso la galleria Space4free saranno presentate le nuove opere di Jason Horncastle.
Jason è nato in Inghilterra e ha studiato all’università del Galles prima di venire in Italia. Ha lavorato come assistente fotografo prima di diventare giornalista, fotografo e successivamente ha fondato un’agenzia di pubblicità.
Nell’ambito della ricerca artistica, dai primi anni novanta comincia a sentire un po’ strette le limitazioni della fotografia classica. Comincia così a sperimentare prima con le immagini elaborate al computer e successivamente con altri media. I suoi lavori recenti spaziano dalle elaborazioni digitali alla pittura, dalla scultura alle installazioni e animazioni.Crede molto nella massima di Robert Rauscenberg ”l’artista contemporaneo deve essere un continuo sperimentatore”.
La mostra di Space4free è concepita come un viaggio tra foto, studi e reperti organici immaginari dei quali la vera identità è lasciata volutamente ambigua.
Sta allo spettatore decidere se vede virus, microrganismi, modificazioni genetiche o creature di un altro mondo, reale o virtuale.
Due dei dipinti in mostra , si chiamano MappaMedusa 1 & 2, in riferimento agli studi compiuti recentemente della mappatura morfologica d’internet, che sono stati paragonati ad immagini di meduse ed altri organismi, in particolare, quelli di Young Hyun del CAIDA e di Ben Fry del MIT.
Le tecniche usate per le opere in mostra sono sostanzialmente tre:
1. Stampe digitale su PVC. Sembrano foto in bianco e nero, ma in realtà sono elaborate quasi esclusivamente al computer, usando i programmi Fractal Design Poser e Photoshop. Poser è un programma usato principalmente per fare i rendering della figura umana. Alterando completamente i wire frame standard, crea delle figure organiche, che poi sono perfezionate in Photoshop.
2. Pittura (tecniche miste) su carta, montata su telaio o su pannello gessato.
3. Bassorilievi, che sembrano pelli d'animali (chiamati "hides"). Sono rinforzati con fibra di vetro e dipinti con acrilici. Usa una schiuma poliuretanica autoespansiva per creare varie texture nelle forme volute.
Jason Horncastle vede la sua arte come un vagabondare in un vasto spazio creato entro tre punti cardinali formati dal concetto, dalla tecnologia e dalla spiritualità o emotività.
Giovedì 9 settembre presso la galleria Space4free saranno presentate le nuove opere di Jason Horncastle.
Jason è nato in Inghilterra e ha studiato all’università del Galles prima di venire in Italia. Ha lavorato come assistente fotografo prima di diventare giornalista, fotografo e successivamente ha fondato un’agenzia di pubblicità.
Nell’ambito della ricerca artistica, dai primi anni novanta comincia a sentire un po’ strette le limitazioni della fotografia classica. Comincia così a sperimentare prima con le immagini elaborate al computer e successivamente con altri media. I suoi lavori recenti spaziano dalle elaborazioni digitali alla pittura, dalla scultura alle installazioni e animazioni.Crede molto nella massima di Robert Rauscenberg ”l’artista contemporaneo deve essere un continuo sperimentatore”.
La mostra di Space4free è concepita come un viaggio tra foto, studi e reperti organici immaginari dei quali la vera identità è lasciata volutamente ambigua.
Sta allo spettatore decidere se vede virus, microrganismi, modificazioni genetiche o creature di un altro mondo, reale o virtuale.
Due dei dipinti in mostra , si chiamano MappaMedusa 1 & 2, in riferimento agli studi compiuti recentemente della mappatura morfologica d’internet, che sono stati paragonati ad immagini di meduse ed altri organismi, in particolare, quelli di Young Hyun del CAIDA e di Ben Fry del MIT.
Le tecniche usate per le opere in mostra sono sostanzialmente tre:
1. Stampe digitale su PVC. Sembrano foto in bianco e nero, ma in realtà sono elaborate quasi esclusivamente al computer, usando i programmi Fractal Design Poser e Photoshop. Poser è un programma usato principalmente per fare i rendering della figura umana. Alterando completamente i wire frame standard, crea delle figure organiche, che poi sono perfezionate in Photoshop.
2. Pittura (tecniche miste) su carta, montata su telaio o su pannello gessato.
3. Bassorilievi, che sembrano pelli d'animali (chiamati "hides"). Sono rinforzati con fibra di vetro e dipinti con acrilici. Usa una schiuma poliuretanica autoespansiva per creare varie texture nelle forme volute.
Jason Horncastle vede la sua arte come un vagabondare in un vasto spazio creato entro tre punti cardinali formati dal concetto, dalla tecnologia e dalla spiritualità o emotività.
09
settembre 2004
Jason Horncastle
Dal 09 settembre al primo ottobre 2004
arte contemporanea
Location
SPACE4FREE
Milano, Via Giovanni Enrico Pestalozzi, 4, (Milano)
Milano, Via Giovanni Enrico Pestalozzi, 4, (Milano)
Orario di apertura
10-13 e 14-19
Vernissage
9 Settembre 2004, Ore 19,00