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JazzArtPeople Project – Gabriele Buratti
Buratti raccoglie e applica alla sua pittura il concetto pop dell’opera d’arte come prodotto di stampo decisamente commerciale.
Comunicato stampa
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Gabriele Buratti (Buga) nasce a Milano nel 1964. Laureato al Politecnico in Architettura del Paesaggio, sviluppa negli anni interesse per i caratteri antropici, storici e strutturali del territorio, che influenza profondamente la sua opera.
Buratti raccoglie e applica alla sua pittura il concetto pop dell’opera d’arte come prodotto di stampo decisamente commerciale. Questo neopop si riflette, per esempio, nella riproduzione dei multipli delle veline, accostate al simbolo economico dei prodotti (il codice a barre), ma anche nella mentalità commerciale della Milano città, sotto il segno e l’influenza dell’ideologia americana. Sul piano formale e stilistico l’autore conserva un certo romanticismo “primo Novecento”, riscontrabile nelle vedute urbane e nell’estetica tipica del cinema statunitense Anni ’20, in una visione sobria e cosciente delle conseguenze positive e negative del progresso. Mezzi di comunicazione, inquinamento, rapporto con la città: tutto ciò è espresso attraverso un linguaggio pittorico misurato, caratterizzato da sfumature e da toni grigi e bruniti, tipici della Milano vittima delle polveri sottili.
Nel corso della serata il concerto di Giampiero Lo Bello Trio (Giampiero Lo Bello, tromba; Cristiano Da Ros, contrabbasso; Michele Salgarello, batteria), con un repertorio ispirato soprattutto al blues e a brani resi celebri da Louis Armstrong e King Oliver. Non mancano incursioni in temi di Miles Davis e Chet Baker.
Buratti raccoglie e applica alla sua pittura il concetto pop dell’opera d’arte come prodotto di stampo decisamente commerciale. Questo neopop si riflette, per esempio, nella riproduzione dei multipli delle veline, accostate al simbolo economico dei prodotti (il codice a barre), ma anche nella mentalità commerciale della Milano città, sotto il segno e l’influenza dell’ideologia americana. Sul piano formale e stilistico l’autore conserva un certo romanticismo “primo Novecento”, riscontrabile nelle vedute urbane e nell’estetica tipica del cinema statunitense Anni ’20, in una visione sobria e cosciente delle conseguenze positive e negative del progresso. Mezzi di comunicazione, inquinamento, rapporto con la città: tutto ciò è espresso attraverso un linguaggio pittorico misurato, caratterizzato da sfumature e da toni grigi e bruniti, tipici della Milano vittima delle polveri sottili.
Nel corso della serata il concerto di Giampiero Lo Bello Trio (Giampiero Lo Bello, tromba; Cristiano Da Ros, contrabbasso; Michele Salgarello, batteria), con un repertorio ispirato soprattutto al blues e a brani resi celebri da Louis Armstrong e King Oliver. Non mancano incursioni in temi di Miles Davis e Chet Baker.
03
marzo 2011
JazzArtPeople Project – Gabriele Buratti
Dal 03 al 31 marzo 2011
arte contemporanea
Location
ART CAFFE’ SAVONA
Milano, Via Montevideo, 4, (Milano)
Milano, Via Montevideo, 4, (Milano)
Vernissage
3 Marzo 2011, ore 20
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