" Nato a Werkendam nel 1974, Jesse Vermeeren attraversa la sua formazione artistica nella provincia di Brabante settentrionale dei Paesi Bassi. 
Nel 1990 si trasferisce ad Anversa, città che offre molteplici stimoli alla sua produzione, che egli ha sempre coniugato abilmente con la professione di designer. L’artista gestisce una galleria d’arte personale nel centro di Anversa e partecipa con grande dinamismo ed entusiasmo al confronto artistico internazionale del panorama odierno contemporaneo, all’interno del quale è oramai ampiamente affermato.
Egli è stato da sempre sensibile al fascino della terra siciliana, di cui ne trasporta i colori, la luce e il vigore vulcanico, all’interno delle sue creazioni. Nella suggestiva località di Taormina, presenta così i suoi recenti lavori inediti.
La sua attenzione è rivolta principalmente alla linea, che continuamente all’interno della composizione, plasma, costruisce e segna diversificati e inesauribili percorsi.  
Tracciati curvilinei realizzano le forme donando volumetria alla composizione mediante l’eleganza dei loro movimenti e dei loro tragitti. La linea permette in tal modo alla geometria e ai colori di diventare spazio, sul quale convivono abitualmente armonici contrasti.
Ritmi avvolgenti e sinuosi si incrociano e permettono spesso di addentrarci verso l’esplorazione della femminilità. La linea alterna la composizione (che a tratti, per la sua struttura, sembra richiamare echi picassiani), in rapporti cromatici, scanditi da colori forti e vibranti. Le tonalità divengono degli elementi rivelatori di profonde e inconsce dinamiche emozionali. La cromia della sua tavolozza si basa essenzialmente sull’alternanza di tinte diversificate, fredde e calde e su un’accurata stesura pura e omogenea.
Il rapporto dialettico e al tempo stesso euritmico dei colori continua con la scelta dei soggetti rappresentati all’interno delle opere, nelle quali vive in perfetta simbiosi la compenetrazione della luce e dell’ombra, il rapporto giorno-notte e uomo-donna: ogni entità rappresentata lascia dentro se stessa il ricordo e il richiamo dell’altra vivendo attraverso il suo reciproco opposto.
L’artista congiunge elementi diversi, esplorando e interpretando il concetto d’identità attraverso l’elaborazione della forma. Egli gioca sulle infinite possibilità di manifestazione dei corpi e dei visi, donando alcune possibilità alla realizzazione di tali identità. Il dinamismo e l’eleganza divengono in tal modo i punti di forza della sua  inesauribile attività artistica. "
(a cura di) Rosi Raneri, critico e storico d’arte