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John Ancheta / Stephen Talasnik – Geografie dell’inconsueto
ISARTE ospita la galleria canadese BATTATCONTEMPORARY che, nel ricco panorama artistico nordamericano, dedica particolare attenzione agli artisti emergenti e alla loro promozione in patria e all’estero.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Milano, febbraio 2010. Dal 24 marzo al 1 aprile 2010 ISARTE ospita la galleria canadese
BATTATCONTEMPORARY che, nel ricco panorama artistico nordamericano, dedica particolare
attenzione agli artisti emergenti e alla loro promozione in patria e all’estero.
Per questo ha scelto di presentarsi sul palcoscenico milanese, durante la kermesse di MiArt, con la
mostra GEOGRAFIE DELL’INCONSUETO.
Susannah Wesley – curatrice dell’esposizione – affianca dipinti e sculture che nella loro profonda
diversità s’incontrano laddove l’interpretazione soggettiva, che rimanda a mondi fittizi e irreali,
consente all’osservatore d’immergersi e fors’anche di perdersi in paesaggi e architetture immaginarie.
Entrambi i protagonisti della mostra GEOGRAFIE DELL’INCONSUETO, Stephen Talasnik -
affermato artista americano - e John Ancheta - giovane canadese - creano immagini che dietro
un’apparente familiarità sono cariche di mistero e deliziosamente intangibili.
La mostra GEOGRAFIE DELL’INCONSUETO, sperimentandoli come insieme, diventa un
immaginario soggettivo per i visitatori che possono diventare protagonisti in un gioco
di continuo rinvio tra spazi reali e luoghi della mente.
JOE BATTAT - fondatore e proprietario - in questo ruolo di moderno mecenate parte avvantaggiato
dalla conoscenza del mondo dell’arte, sviluppata in anni di collaborazione con alcune Istituzione
canadesi nella conservazione e gestione del patrimonio pubblico facendo parte dei Comitato Direttivo
e Comitato Acquisizioni del Montreal Museum of Fine Arts, nonché della Direzione di Artexte.
STEPHEN TALASNIK
Originario di Filadelfia, ha vissuto e
studiato a Roma e in Giappone,
ha poi viaggiato per anni nei paesi
dell’Estremo Oriente affascinato
dalle espressioni dell’architettura
tradizionale più elementare e
spontanea.
Le opere di Talasnik sembrano
strutture architettoniche, rigorose
e organiche, mentre sono in realtà
costruzioni della fantasia, una
sorta di trascrizione del processo
creativo dell’artista.
Spesso asimmetriche, a volte
sommerse nella resina, paiono
orbitare nello spazio o esistere in
una dimensione sospesa,
congelate nella loro fase di
gestazione.
S.T. 1 – Elusive Landscape, 2005, matita, cm 40.6 x 182.9
S.T. 3 – Loop de Loop, 2005, legno smaltato, cm 45.7 x 45.7 x 45.7
JOHN ANCHETA
Nato nel ‘73, con un passato nel
mondo del cinema e del teatro, ha
sviluppato la capacità di trasporre
i suoni in immagini e di esplorare
la dimensione temporale e non
solo spaziale dei luoghi raffigurati.
I lavori di John Ancheta, presentati
a Milano nella mostra Geografie
dell’Inconsueto, sono parte della
serie Ether, dove Etere è inteso
nella sua duplice accezione di
narcotico - che aiuta a rifugiarsi
nel sonno e nel mondo dei sogni -
e di spazio più alto dei cieli.
Un doppio significato che
rapportato alle opere di Ancheta
ben definisce la sua creazione di
spazi nebulosi e irreali e di forme
effimere, gli uni e gli altri desideri
di evasione che creano una
sensazione di sogno.
J.A. 1 – Wave, 2010, olio su tela, cm 76.2 x 121.9
J.A .8 – Parachuters 4, 2010, tecnica mista su tela, cm 46 x 46
S.T. 1
S.T. 3
J.A. 1
DELL
’INC
ONS
UET
OT. 2
J.A. 8
DELL
’INC
ONS
UET
OT. 2
BATTATCONTEMPORARY che, nel ricco panorama artistico nordamericano, dedica particolare
attenzione agli artisti emergenti e alla loro promozione in patria e all’estero.
Per questo ha scelto di presentarsi sul palcoscenico milanese, durante la kermesse di MiArt, con la
mostra GEOGRAFIE DELL’INCONSUETO.
Susannah Wesley – curatrice dell’esposizione – affianca dipinti e sculture che nella loro profonda
diversità s’incontrano laddove l’interpretazione soggettiva, che rimanda a mondi fittizi e irreali,
consente all’osservatore d’immergersi e fors’anche di perdersi in paesaggi e architetture immaginarie.
Entrambi i protagonisti della mostra GEOGRAFIE DELL’INCONSUETO, Stephen Talasnik -
affermato artista americano - e John Ancheta - giovane canadese - creano immagini che dietro
un’apparente familiarità sono cariche di mistero e deliziosamente intangibili.
La mostra GEOGRAFIE DELL’INCONSUETO, sperimentandoli come insieme, diventa un
immaginario soggettivo per i visitatori che possono diventare protagonisti in un gioco
di continuo rinvio tra spazi reali e luoghi della mente.
JOE BATTAT - fondatore e proprietario - in questo ruolo di moderno mecenate parte avvantaggiato
dalla conoscenza del mondo dell’arte, sviluppata in anni di collaborazione con alcune Istituzione
canadesi nella conservazione e gestione del patrimonio pubblico facendo parte dei Comitato Direttivo
e Comitato Acquisizioni del Montreal Museum of Fine Arts, nonché della Direzione di Artexte.
STEPHEN TALASNIK
Originario di Filadelfia, ha vissuto e
studiato a Roma e in Giappone,
ha poi viaggiato per anni nei paesi
dell’Estremo Oriente affascinato
dalle espressioni dell’architettura
tradizionale più elementare e
spontanea.
Le opere di Talasnik sembrano
strutture architettoniche, rigorose
e organiche, mentre sono in realtà
costruzioni della fantasia, una
sorta di trascrizione del processo
creativo dell’artista.
Spesso asimmetriche, a volte
sommerse nella resina, paiono
orbitare nello spazio o esistere in
una dimensione sospesa,
congelate nella loro fase di
gestazione.
S.T. 1 – Elusive Landscape, 2005, matita, cm 40.6 x 182.9
S.T. 3 – Loop de Loop, 2005, legno smaltato, cm 45.7 x 45.7 x 45.7
JOHN ANCHETA
Nato nel ‘73, con un passato nel
mondo del cinema e del teatro, ha
sviluppato la capacità di trasporre
i suoni in immagini e di esplorare
la dimensione temporale e non
solo spaziale dei luoghi raffigurati.
I lavori di John Ancheta, presentati
a Milano nella mostra Geografie
dell’Inconsueto, sono parte della
serie Ether, dove Etere è inteso
nella sua duplice accezione di
narcotico - che aiuta a rifugiarsi
nel sonno e nel mondo dei sogni -
e di spazio più alto dei cieli.
Un doppio significato che
rapportato alle opere di Ancheta
ben definisce la sua creazione di
spazi nebulosi e irreali e di forme
effimere, gli uni e gli altri desideri
di evasione che creano una
sensazione di sogno.
J.A. 1 – Wave, 2010, olio su tela, cm 76.2 x 121.9
J.A .8 – Parachuters 4, 2010, tecnica mista su tela, cm 46 x 46
S.T. 1
S.T. 3
J.A. 1
DELL
’INC
ONS
UET
OT. 2
J.A. 8
DELL
’INC
ONS
UET
OT. 2
23
marzo 2010
John Ancheta / Stephen Talasnik – Geografie dell’inconsueto
Dal 23 marzo al primo aprile 2010
arte contemporanea
Location
ISARTE
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 2, (Milano)
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 2, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni 10/13 – 14/19
Vernissage
23 Marzo 2010, ore 18
Sito web
www.battatcontemporary.com
Ufficio stampa
ANNA ORSI
Autore
Curatore