Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Jon Groom – Sotto la luce
Verranno esposti trentacinque dipinti ad acrilico e pigmenti su tela, realizzati tra il 2003 e il 2006, facenti parte di una serie denominata The Seasons (Le Stagioni)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo la mostra alla Katolische Akademie in Bayern, giovedì 9 febbraio alle ore 18,30 si inaugurerà da Lorenzelli Arte la terza personale dell’artista gallese Jon Groom.
Verranno esposti trentacinque dipinti ad acrilico e pigmenti su tela, realizzati tra il 2003 e il 2006, facenti parte di una serie denominata The Seasons (Le Stagioni).
The Seasons sono un gruppo di lavori che l’artista ha composto osservando i colori del paesaggio che si trova nei dintorni di Mariakirken, luogo dove egli vive.
Nello scritto di introduzione al catalogo è lo stesso Jon Groom a raccontare come questa esperienza sia stata importante, per non dire essenziale, alla costituzione e allo sviluppo del suo lavoro. E di come questa osservazione abbia suscitato in lui delle emozioni profonde:
"Durante le mie passeggiate osservo sempre il colore. Paragono il verde delle foglie di un albero al colore del cielo, e poi cerco di definire il colore dei campi. I quadri della serie The Seasons riguardano tutti i colori che vedo – il colore è il linguaggio dell’anima. Il colore parla direttamente all’anima, e noi lo sentiamo. Non sono un paesaggista, ma i colori osservati riflettono i colori dentro di noi".
La pittura di Groom, suggerisce Guido Schlimbach, potrebbe presentare affinità poetiche con il lavoro dell’architetto messicano Luis Barragán, del quale l’artista ha potuto vedere alcuni edifici alla fine degli anni novanta affermando che, egli "umanizzava la geometria". Quella di Groom è infatti una pittura che mostra di dialogare empaticamente con l’architettura, con lo spazio che la circonda, con la concezione del dentro e del fuori lo spazio pittorico, quasi "espandendosi" oltre il muro ed entrando in dialogo con gli elementi circostanti.
Osserva a questo proposito Jon Groom: "Hanno detto che i miei quadri sono finestre. In parte è vero. Mi focalizzo sull’idea della finestra, non quella che guarda fuori, verso il mondo, ma la finestra che ci permette di guardare dentro di noi e alla realtà di ciò che noi siamo".
La mostra si potrà visitare fino a sabato 25 marzo 2006.
Disponibile in galleria il catalogo della mostra, italiano/inglese, Lorenzelli Arte #116, con testi di J. Groom, E. Claus, G. Schlimbach, circa 35 riproduzioni a colori e materiali bio-bibliografici.
Verranno esposti trentacinque dipinti ad acrilico e pigmenti su tela, realizzati tra il 2003 e il 2006, facenti parte di una serie denominata The Seasons (Le Stagioni).
The Seasons sono un gruppo di lavori che l’artista ha composto osservando i colori del paesaggio che si trova nei dintorni di Mariakirken, luogo dove egli vive.
Nello scritto di introduzione al catalogo è lo stesso Jon Groom a raccontare come questa esperienza sia stata importante, per non dire essenziale, alla costituzione e allo sviluppo del suo lavoro. E di come questa osservazione abbia suscitato in lui delle emozioni profonde:
"Durante le mie passeggiate osservo sempre il colore. Paragono il verde delle foglie di un albero al colore del cielo, e poi cerco di definire il colore dei campi. I quadri della serie The Seasons riguardano tutti i colori che vedo – il colore è il linguaggio dell’anima. Il colore parla direttamente all’anima, e noi lo sentiamo. Non sono un paesaggista, ma i colori osservati riflettono i colori dentro di noi".
La pittura di Groom, suggerisce Guido Schlimbach, potrebbe presentare affinità poetiche con il lavoro dell’architetto messicano Luis Barragán, del quale l’artista ha potuto vedere alcuni edifici alla fine degli anni novanta affermando che, egli "umanizzava la geometria". Quella di Groom è infatti una pittura che mostra di dialogare empaticamente con l’architettura, con lo spazio che la circonda, con la concezione del dentro e del fuori lo spazio pittorico, quasi "espandendosi" oltre il muro ed entrando in dialogo con gli elementi circostanti.
Osserva a questo proposito Jon Groom: "Hanno detto che i miei quadri sono finestre. In parte è vero. Mi focalizzo sull’idea della finestra, non quella che guarda fuori, verso il mondo, ma la finestra che ci permette di guardare dentro di noi e alla realtà di ciò che noi siamo".
La mostra si potrà visitare fino a sabato 25 marzo 2006.
Disponibile in galleria il catalogo della mostra, italiano/inglese, Lorenzelli Arte #116, con testi di J. Groom, E. Claus, G. Schlimbach, circa 35 riproduzioni a colori e materiali bio-bibliografici.
09
febbraio 2006
Jon Groom – Sotto la luce
Dal 09 febbraio al 25 marzo 2006
arte contemporanea
Location
LORENZELLI ARTE
Milano, Corso Buenos Aires, 2, (Milano)
Milano, Corso Buenos Aires, 2, (Milano)
Orario di apertura
martedì-sabato, 10-13 e 16-19.30. Lunedì su appuntamento
Vernissage
9 Febbraio 2006, ore 18,30
Autore