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Joseph Kosuth – Existential Time
Joseph Kosuth prosegue la sua ricerca sul pensiero di Samuel Beckett in continuità con la sua ultima personale per la galleria nel 2010. In questa occasione Kosuth affronta il problema del tempo e dell’esistenza attraverso una molteplicità di rimandi ad altri autori.
Comunicato stampa
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La Galleria Lia Rumma ha il piacere di presentare la mostra ‘Existential Time’ di Joseph Kosuth, in cui l’artista prosegue la sua ricerca sul pensiero di Samuel Beckett in continuità con la sua ultima personale per la galleria nel 2010. In questa occasione Kosuth affronta il problema del tempo e dell’esistenza attraverso una molteplicità di rimandi ad altri autori. L’artista fa confluire installazione e lavori individuali al piano terra e primo piano della galleria a cui si aggiunge l’installazione en plein air collocata sul terrazzo. La mostra gioca sul concetto e uso del tempo esistenziale di Beckett raccogliendo anche fonti di diversi
pensatori.
Il secondo piano della galleria è invece dedicato al progetto ‘Quoted Use’ che presenta un’edizione limitata di oggetti e arredi realizzati in collaborazione con Schellman Art di Monaco. Qui Kosuth si appropria idealmente di oggetti personali e di uso quotidiano appartenuti a personalità influenti della cultura tra cui Jane Austen, Samuel Beckett, Simone de Beauvoir, Charles Darwin, Marcel Duchamp, Albert Einstein, Søren Kierkegaard e Virginia Woolf.
In questa mostra, la riflessione di Kosuth sul tempo prende avvio da un’urgenza sia personale sia filosofica nel cercarne il significato all’interno dei vari contesti della vita. In questo senso, la riflessione assume la forma di una indagine sul processo di produzione di significato nella pratica artistica. Con l’uso dell’orologio analogico, l’artista scandisce il ritmo della visita alla mostra rendendola un’esperienza fluida. Il tempo è così citato sia letteralmente sia figurativamente.
Kosuth rimuove la necessità di una verità oggettiva condivisa a favore di un’esperienza diretta dell’opera, mettendo in evidenza la libertà, la scelta e la responsabilità che essa comporta, nella vita così come nella pratica artistica. La mostra, nel suo complesso, si configura come una riflessione sulla lacuna che divide e unisce gli inizi e le fini. La mostra ‘Existential Time’ tenta di enfatizzare la mancanza, i limiti e la sovrabbondanza di significato che circonda l’esperienza del tempo e della vita, esplorando il presente, la sua potenza e il suo spazio circoscritto.
Lia Rumma invitò Joseph Kosuth a esporre nella mostra che inaugurava la sua prima galleria a Napoli nel 1971 con l’installazione “The Eighth Investigation (A.A.I.A.I.)”. Da allora il tema del tempo è rimasto un leitmotiv tra l’artista e la gallerista. L’attuale personale può, in questo senso, essere intesa come il secondo capitolo della mostra ospitata nel 2010 sui “Texts for Nothing” di Samuel Beckett.
Joseph Kosuth (1945, USA) è uno dei pionieri dell’arte concettuale e dell’arte installativa, iniziando negli anni Sessanta con opere che indagano il linguaggio e le strategie di appropriazione. Il suo lavoro ha esplorato coerentemente la produzione e il ruolo del
significato all’interno dell’arte. La sua oltre cinquantennale indagine sul rapporto tra linguaggio e arte si è manifestata attraverso installazioni, mostre in musei, commissioni pubbliche e pubblicazioni in Europa, le Americhe e l’Asia. Kosuth ha partecipato tra
l’altro a sette Documenta e quattordici Biennali di Venezia una delle quali presentata al Padiglione Ungherese (1993). Tra i riconsocimenti possiamo citare il Brandeis Award del 1990, il Frederick Weisman Award del 1991, la Menzione d’Onore alla Biennale di Venezia del 1993 e il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres assegnatogli nel 1993 dal governo francese e nel 1999 lo stesso governo ha emesso un francobollo da 3.00 Franchi in onore del suo lavoro a Figeac. Nel 2001 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Lettere e Filosofia dall’Università di Bologna. È del 2003 la Croce di Cavaliere di Prima Classe al Merito
della Repubblica d’Austria, il massimo riconoscimento nelle scienze e nelle arti. Nel 2012 Kosuth ha ricevuto la Classe des Arts de l’Académie Royale dall’Accademia Reale delle Scienze, Lettere e Belle Arti del Belgio. Nel 2015 l’Instituto Superior de Arte dell’Università di L’Avana gli ha conferito un Dottorato Honoris Causa durante la XXII Havana Bienial dove ha esposto una grande installazione alla Bibiolteca Nacional.
pensatori.
Il secondo piano della galleria è invece dedicato al progetto ‘Quoted Use’ che presenta un’edizione limitata di oggetti e arredi realizzati in collaborazione con Schellman Art di Monaco. Qui Kosuth si appropria idealmente di oggetti personali e di uso quotidiano appartenuti a personalità influenti della cultura tra cui Jane Austen, Samuel Beckett, Simone de Beauvoir, Charles Darwin, Marcel Duchamp, Albert Einstein, Søren Kierkegaard e Virginia Woolf.
In questa mostra, la riflessione di Kosuth sul tempo prende avvio da un’urgenza sia personale sia filosofica nel cercarne il significato all’interno dei vari contesti della vita. In questo senso, la riflessione assume la forma di una indagine sul processo di produzione di significato nella pratica artistica. Con l’uso dell’orologio analogico, l’artista scandisce il ritmo della visita alla mostra rendendola un’esperienza fluida. Il tempo è così citato sia letteralmente sia figurativamente.
Kosuth rimuove la necessità di una verità oggettiva condivisa a favore di un’esperienza diretta dell’opera, mettendo in evidenza la libertà, la scelta e la responsabilità che essa comporta, nella vita così come nella pratica artistica. La mostra, nel suo complesso, si configura come una riflessione sulla lacuna che divide e unisce gli inizi e le fini. La mostra ‘Existential Time’ tenta di enfatizzare la mancanza, i limiti e la sovrabbondanza di significato che circonda l’esperienza del tempo e della vita, esplorando il presente, la sua potenza e il suo spazio circoscritto.
Lia Rumma invitò Joseph Kosuth a esporre nella mostra che inaugurava la sua prima galleria a Napoli nel 1971 con l’installazione “The Eighth Investigation (A.A.I.A.I.)”. Da allora il tema del tempo è rimasto un leitmotiv tra l’artista e la gallerista. L’attuale personale può, in questo senso, essere intesa come il secondo capitolo della mostra ospitata nel 2010 sui “Texts for Nothing” di Samuel Beckett.
Joseph Kosuth (1945, USA) è uno dei pionieri dell’arte concettuale e dell’arte installativa, iniziando negli anni Sessanta con opere che indagano il linguaggio e le strategie di appropriazione. Il suo lavoro ha esplorato coerentemente la produzione e il ruolo del
significato all’interno dell’arte. La sua oltre cinquantennale indagine sul rapporto tra linguaggio e arte si è manifestata attraverso installazioni, mostre in musei, commissioni pubbliche e pubblicazioni in Europa, le Americhe e l’Asia. Kosuth ha partecipato tra
l’altro a sette Documenta e quattordici Biennali di Venezia una delle quali presentata al Padiglione Ungherese (1993). Tra i riconsocimenti possiamo citare il Brandeis Award del 1990, il Frederick Weisman Award del 1991, la Menzione d’Onore alla Biennale di Venezia del 1993 e il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres assegnatogli nel 1993 dal governo francese e nel 1999 lo stesso governo ha emesso un francobollo da 3.00 Franchi in onore del suo lavoro a Figeac. Nel 2001 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Lettere e Filosofia dall’Università di Bologna. È del 2003 la Croce di Cavaliere di Prima Classe al Merito
della Repubblica d’Austria, il massimo riconoscimento nelle scienze e nelle arti. Nel 2012 Kosuth ha ricevuto la Classe des Arts de l’Académie Royale dall’Accademia Reale delle Scienze, Lettere e Belle Arti del Belgio. Nel 2015 l’Instituto Superior de Arte dell’Università di L’Avana gli ha conferito un Dottorato Honoris Causa durante la XXII Havana Bienial dove ha esposto una grande installazione alla Bibiolteca Nacional.
24
ottobre 2019
Joseph Kosuth – Existential Time
Dal 24 ottobre al 24 dicembre 2019
arte contemporanea
Location
GALLERIA LIA RUMMA
Milano, Via Stilicone, 19, (Milano)
Milano, Via Stilicone, 19, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 11.00 – 13.30 / 14.30 – 19.00
Autore
Produzione organizzazione