Il processo di Franz Kafka è stato oggetto delle più diverse interpretazioni, in chiave esistenziale, religiosa, biografica, politica…
Certo, esso ci appare, a un’ennesima, necessaria rilettura, non soltanto un’apertura sullo spirito dei tempi, ma un simbolo dell’anima europea all’inizio della catastrofe della Guerra, un’oscura profezia sulla finis Europae. Ma anche un messaggio lanciato nella bottiglia per metterci in guardia contro il Potere,
Protagonista nascosto e ingombrante dell’opera.
Ventuno artisti contemporanei, attraverso le più diverse tecniche e le più varie forme espressive, rileggono l’inquietante romanzo di
Kafka. Il curatore della mostra è Alberto Weber, che opera nel mondo dell’arte da trent’anni e ha organizzato numerose esposizioni tematiche in Italia e all’estero. La mostra è allestita nelle celle della Castiglia, l’edificio – perno delle strutture difensive del Marchesato fin dal XIV secolo – divenuto carcere nel corso del XIX secolo e tale rimasto fino al 1992, e ora, per la prima volta, aperto al pubblico durante i lavori di restauro e riqualificazione promossi dal Comune di Saluzzo.