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Karsten Födinger / Pieter Vermeersch
Cabinet presenta il nuovo double-show degli artisti Karsten Födinger e Pieter Vermeersch a cura di Maria Chiara Valacchi.
Comunicato stampa
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Che cos’è la Leggerezza? Polverizzazione del reale, assunto impalpabile e soave sorretto dal suo contrario, il peso, come visione di compattezza del mondo. Nel De Rerum Natura di Lucrezio, la Leggerezza non è che una massa di corpuscoli invisibili, atomi dalle deviazioni imprevedibili, poesia dell’imponderabilità del nulla sul tutto.
Il contrappunto tra i due artisti Karsten Födinger e Pieter Vermeersch sembra essere proprio il divario e la sintesi tra i due concetti opposti, ma esso risulta solo un imprinting superficiale che parzializza il concetto fondante del loro lavoro insieme. I due artisti agiscono su un concetto di galleggiamento sensoriale e abbracciano, nonostante l’apparente o concreta ricerca di una perfezione stilistica, l'accidentalità dell’atto compositivo in un confronto diretto con lo spazio vuoto; una variabile altrettanto tangibile come i corpi solidi che vi abiteranno.
Karsten Födinger realizza installazioni atte a reinterpretare i luoghi d’intervento e ridefinire delle tensioni spaziali altrimenti prevedibili e convenzionali; le sue sono opere in ferro, cemento a vista e legno che, basandosi sul paradosso del non finito, impongono una frizione costante tra luogo e fruitore e aprono inedite strade percettive. Per Cabinet, Födinger sembra abbandonare l’aspetto più squisitamente “brut” del materiale compositivo, per suggerire l’assenza gravitazionale di un corpo. Una catasta di cinque grandi Travi da Fiume fluttua ancorata da una serie di “corpi morti” in calcestruzzo; masse e volumi esattamente complementari alla ricerca di un perfetto e concettuale bilanciamento di forze.
Al contrario nel lavoro di Pieter Vermeersch non esiste un punto focale, lo spettatore si perde nella percezione di un’opera impalpabile e cangiante, smarrendo tutte le dinamiche compositive classiche, definite solo da netti tagli grafici. Quella di Vermeersch e’ un approccio alla pittura differente, una pratica spersonalizzata e programmata alla creazione di una nuova oggettività. Nel processo di dissolvenza del colore, di un panorama tonale, Vermeersch aspira ad una demistificazione della Neue Sachlichkeit, un processo oltre la pittura frutto di un calcolato impoverimento della pratica e volto all’esaltazione di un orizzonte filosofico e teorico altro.
Nella esplicitazione di un racconto formale si perde la coscienza di una figurazione definita e il tutto volge ad un’astrazione tangibile fatta solo di impulsi e messaggi immateriali, emblemi di un ininterrotto processo mercuriale.
Il contrappunto tra i due artisti Karsten Födinger e Pieter Vermeersch sembra essere proprio il divario e la sintesi tra i due concetti opposti, ma esso risulta solo un imprinting superficiale che parzializza il concetto fondante del loro lavoro insieme. I due artisti agiscono su un concetto di galleggiamento sensoriale e abbracciano, nonostante l’apparente o concreta ricerca di una perfezione stilistica, l'accidentalità dell’atto compositivo in un confronto diretto con lo spazio vuoto; una variabile altrettanto tangibile come i corpi solidi che vi abiteranno.
Karsten Födinger realizza installazioni atte a reinterpretare i luoghi d’intervento e ridefinire delle tensioni spaziali altrimenti prevedibili e convenzionali; le sue sono opere in ferro, cemento a vista e legno che, basandosi sul paradosso del non finito, impongono una frizione costante tra luogo e fruitore e aprono inedite strade percettive. Per Cabinet, Födinger sembra abbandonare l’aspetto più squisitamente “brut” del materiale compositivo, per suggerire l’assenza gravitazionale di un corpo. Una catasta di cinque grandi Travi da Fiume fluttua ancorata da una serie di “corpi morti” in calcestruzzo; masse e volumi esattamente complementari alla ricerca di un perfetto e concettuale bilanciamento di forze.
Al contrario nel lavoro di Pieter Vermeersch non esiste un punto focale, lo spettatore si perde nella percezione di un’opera impalpabile e cangiante, smarrendo tutte le dinamiche compositive classiche, definite solo da netti tagli grafici. Quella di Vermeersch e’ un approccio alla pittura differente, una pratica spersonalizzata e programmata alla creazione di una nuova oggettività. Nel processo di dissolvenza del colore, di un panorama tonale, Vermeersch aspira ad una demistificazione della Neue Sachlichkeit, un processo oltre la pittura frutto di un calcolato impoverimento della pratica e volto all’esaltazione di un orizzonte filosofico e teorico altro.
Nella esplicitazione di un racconto formale si perde la coscienza di una figurazione definita e il tutto volge ad un’astrazione tangibile fatta solo di impulsi e messaggi immateriali, emblemi di un ininterrotto processo mercuriale.
19
febbraio 2015
Karsten Födinger / Pieter Vermeersch
Dal 19 febbraio al 04 aprile 2015
arte contemporanea
Location
SPAZIO CABINET
Milano, Via Rinaldo Rigola, 1, (Milano)
Milano, Via Rinaldo Rigola, 1, (Milano)
Orario di apertura
mer-gio-ven ore 16:00-19:00 su appuntamento
Vernissage
19 Febbraio 2015, ore 19:00
Autore