Sembra un piccolo mistero, qualcuno che sta per ritornare e di cui non ci si ricorda più, ma in realtà il Signor Biancoscuro lo conosciamo bene tutti. Egli è stato, ed è ancora oggi, alla base di ogni nostro sviluppo creativo, tecnico ed artistico. Il Signor Biancoscuro, ebbene, non è un personaggio vero e proprio, ma è un piccolo gioco di parole per definire il chiaroscuro, il tratto, ovvero il

disegno in senso tradizionale. Ecco svelato il mistero. Il titolo della mostra vuole dunque fornire qualche spunto di riflessione per ricordarsi del disegno. Nell’era della luce abbagliante e dei colori squillanti che alterano il naturale stato delle cose, vengono offerte, attraverso uno stile più grafico, condizioni di luce e di colore che restituiscono l’atmosfera rarefatta di una penombra, i chiaroscuri di una candela, la tranquillità dei gesti. L’uso del tratto, del disegno puro come mezzo per avvicinarsi all’arte poetica dell’illustrazione per l’infanzia, come pure per snellire il processo creativo e ritornare all’origine, ribadendo l’importanza dei segni, che equivalgono poi ai nostri gesti. La scelta delle illustrazioni esposte definisce un po’ il percorso dell’artista: ha sempre amato molto il disegno ma, dopo aver usato molto i colori, è tornata ora ad una espressione più grafica. Ecco allora spiegato il perché del “ritorno”.


KATIUSCYA DIMARTINO

Di origine siciliana, Katiuscya Dimartino, cresce nella mitteleuropea Trieste dove vi consegue gli studi artistici e successivamente, presso l’Università di Udine, la Laurea in Conservazione dei Beni Culturali. Da diversi anni si dedica come professionista all’illustrazione, completando la sua formazione con Pia Valentinis, Carll Cneut, Roberto

Innocenti. Ha spaziato dalla museologia alla progettazione di packaging, all’illustrazione di carte da regalo, al graphic e web design. Vive e lavora tra Trieste e Lecce.