Il tema della mostra è illustrato in cinquanta opere circa, realizzate da artisti tra i più interessanti del panorama attuale. Resine popolate da animali e personaggi bizzarri di un mondo fiabesco di Luciano Civettini, uccelli e fiori psichedelici di Fulvia Mendini, ricami e dipinti su tele “ripiegabili” da viaggio di Roberta Savelli, libri bianchi sfogliati dal vento di Lorenzo Perrone, collage onirici di Giuseppe Ragazzini, fino ad arrivare ad eserciti di microscopici soldatini in battaglia di Fausto Rossi, al “concerto” di Anna Vermiglia De Carlo e alle tele popolate dalla natura artificiale di Dany Vescovi.

“Lo sapevi da prima o ti accorgi solo adesso che il giardino d’infanzia, il kindergarten, è a suo modo uno spazio magico? Hai letto bene: magico. E anche tanto. Perché è “l’apriti Sesamo!” della vita. Il vestibolo del lungo, disagevole e a tratti anche crudele percorso iniziatico inteso ad ammansire la belvetta staccata dal capezzolo, per convertirla in quell’apparentemente ragionevole animale domestico che è l’uomo fatto, o “sociale” che dir si voglia. Il quale intanto, di continuo, irrompe da sciamano nel kindergarten coi suoi trucchi e amuleti “educativi”: giochi, giochini, giocattoli, fiabe, canzoncine, indovinelli, filastrocche, pupazzetti ed altre consimili blande diavolerie…..” Fabrizio Dentice

Mostra realizzata in collaborazione con ARTSFORKIDS, la prima galleria pensata apposta per i piccoli; parte da uno spazio espositivo virtuale (tutte le opere si possono acquistare on-line), ma di volta in volta presenta in varie spazi lavori sempre diversi realizzati da artisti affermati nel panorama nazionale. Dipinti, fotografie o acquerelli sono scelti secondo criteri precisi: formati ridotti, soggetti caratterizzati da particolari e dettagli che colpiscono l’immaginario e suscitano la creatività. Queste opere diventano un contenitore inesauribile di storie e suggestioni; osservarle quotidianamente, renderle parte integrante della propria vita, sviluppa la curiosità di conoscere, il piacere di capire, il desiderio di comunicare. I bambini diventano grandi mantenendo un rapporto diretto con l’opera e avranno già, in modo naturale, gli elementi per un approccio al contemporaneo. Questi primi lavori, infatti, potranno essere il punto di partenza per una collezione che continueranno da adulti.