Con Kinetoshots cinema, video e fotografia entrano in contatto. Immagini statiche si ibridano ad immagini in movimento, suoni ad altri suoni, creando ambienti immersivi, da percorrere. Artefici saranno le metamorfosi stranianti delle fotografie di Gianluca Sordi, i video osceni di Leonardo Birindelli, le cupe atmosfere di Fabrizio Caldarelli . Come sfondo a tutto ciò verranno proiettati video storici dalle avanguardie storiche alle sperimentazioni video. La proiezione non vuole separare lo spettatore da mostra e installazioni, né vincolarlo ad una visione statica lineare: un'immersione questa volta nel passato, parallela, attraverso tutti quegli artisti teorici che fuori dai canoni classici e stereotipati, fuori da una logica del profitto, hanno sempre visto nel cinema un linguaggio espressivo tecnologico da esplorare e conoscere, sempre alla ricerca di un arte che sia esperienza del mai vissuto, conoscenza, quindi ampliamento delle capacità cognitive.

Di seguito le brevi biografie degli artisti in mostra alla Detour Offgallery.

Leonardo Birindelli. Nasce a Roma nel 1983. Chitarrista dei Mithra, gruppo che combina sonorità dal grincore al rock più classico. Dal 2005 crea video digitali montando immagini estreme dalla pornografia ai campi di concentramento, per poi modificarle creando atmosfere molto cupe e suggestive. Link dei video: http://it.youtube.com/results?search_query=logleo&search_type=

Fabrizio Caldarelli. Nasce a Roma nel 1965. Autodidatta, disegna e dipinge fin dall'adolescenza, occupandosi inoltre attivamente di storia antica e medievale, musica e fotografia. Conseguita la maturità scientifica, lavora dal 1986 al 1989 come grafico e illustratore; lavoran inoltre come realizzatore di mosaici romani, decorazioni e trompe l'oeil. Dal 1995 si occupa anche di audiovisivi, realizzando in multivisione scenografie per spettacoli e proiezioni dei suoi quadri, dalle quali nascerà il lavoro in mostra alla Detouroffgallery: Spectrum. Il fulcro della sua attività attuale sono la pittura e l'illustrazione, legata, quest'ultima, ai suoi studi relativi alla storia di Roma e delle civiltà dell'Europa e del Vicino Oriente dall'età del bronzo al basso medioevo incentrati in particolare su usanze e ambientazioni, ma soprattutto si occupa di progettazione e realizzazione di ricostruzioni, reali o in scala, relative ai suddetti studi storici. Nel 2006 fonda inoltre con altri artisti l'Associazione culturale 31febbraio, e nel 2007 vara il progetto Outlook, che si occupa di cinema ed audiovisivi. Sito web: www.fabriziocaldarelli.net

Gianluca Sordi. Nasce a Roma nel 1983. Appassionato di cinema horror fin da giovanissimo per creare le sue opere si ispira a D. Lynch e D. Cronenberg. Dopo l'esperienza in un'agenzia di pubblicità comincia ad utilizzare le tecniche acquisite miscelando la passione del cinema e quella della fotografia per creare situazioni provenienti dalle proprie paure passate e presenti. Nelle proprie opere omette spesso i titoli, cercando di spingere l'osservatore a dare una propria spiegazione, una libera interpretazione dell'opera stessa. Uno stimolo per sollecitare quella fantasia malsana che caratterizza tutti noi. Un esempio di ironia macabra sono le foto di famiglia rubate dagli scatoloni nella soffitta dove sostituisce le situazioni da foto di famiglia con creature nate dal seme della follia. Oltre alle tecniche digitali gioca spesso con filtri artigianali creati da lui stesso unendo, modificando e distruggendo qualsiasi materiale dal vetro alla plastica bruciata a bottiglie tagliate fino alla stoffa. Blog: http://www.flickr.com/photos/u_ju/

A seguire le proiezioni a cura di Valentino Catricalà:

Eggeling Viking: Synphonie diagonale (1921, B/N, '3)

Robert Breer: Fuji (1974, colore, '8)

Vanderbeek: A la mode (1959, colore, '6)

Rybczynski: Tango (1982, colore, '9)

Man Ray: Emak Bakia (1926, B/N, '18)

Jonas Mekas: Harekrishna (1966, colore, '4)

Hans Richter: Vormitagsspuk (1927/28, B/N, '8)

Imamura: I'm (not) seen (2003, colore, '4)

Stan Brakhage: Mothlight (1963, colore, '3)

Maya Deren: The very eye of the night (1958, B/N, '15)

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