Dopo i Volti della Memoria, murales realizzato per Libera nel 2018 e Arte in Stazione, realizzato nel 2016, Krayon, il pixel artist italiano, torna a Pavona con una mostra personale, per riflettere sui confini e sull'ampliamento dei punti di vista.
Douglas Adams con la "Guida Galattica per gli autostoppisti", nel 1979, ha ampliato il concetto di "cittadini del mondo" portandolo a "cittadini dell'universo".
Ispirandosi all'autore britannico, Krayon inquadrando la Terra nel buio dello spazio infinito, ci invita ad osservare la piccola bolla d'acqua in cui abitiamo da una differente prospettiva.
"Don't panic" vuole rassicurare e ricordarci che tutti i problemi, tutte le discussioni diventano insignificanti davanti all'immensità dello spazio.
Partecipando attivamente all'Open day dei Castelli Romani, la mostra personale di Krayon, sottolinea la già forte presenza, dell’artista di Melfi, sul territorio di Albano Laziale e Castel Gandolfo.

Krayon è un pixel artist italiano nato a Melfi, con base a Roma. Dopo gli studi in disegno industriale e grafica sviluppa un linguaggio personale con cui si contraddistingue da anni.
Il pixel è l’elemento base su cui costruisce le proprie opere con pazienza e precisione. Nei suoi lavori emerge lo schema progettuale e la gestione dell’immagine nella sua complessità. Da sempre è stato influenzato dalle arti classico-scientifiche, dal neoimpressionismo di Seurat all’optical art di Vasarely. Durante il suo percorso artistico ha dipinto per molti festival come Vedo a Colori (Civitanova Marche), ManuFactory (Comacchio), Blue Flow (Ventotene), Streetart Wine Fest (Marsala), In wall we trust (Airola). Nel 2015 crea TEXTURA in fest, primo festival di street art nella sua città di origine. Nel 2018 viene ospitato a Shenzhen da Jardin Orange come artista residente e le sue opere vengono esposte durante la Shenzhen International Art Fair e Hong Kong Affordable art fair.