Nel nuovo spazio milanese Lambretto Art Project, Kutlug Ataman - uno dei più importanti artisti turchi contemporanei - si confronterà con Maurizio Bortolotti - critico d'arte e curatore - sul suo nuovo progetto Mesopotamian Dramaturgies e sulla mostra Dictionary che inaugurerà da Francesca Minini nel settembre 2009.
Durante l'incontro sarà presentata una parte di questo nuovo progetto legato all'idea e alla funzione del linguaggio nell'epoca della globalizzazione e una video conversazione registrata a Istanbul alcuni mesi fa nella quale vengono affrontati alcuni dei punti che saranno toccati nel dibattito milanese allo spazio Lambretto.
La mostra Dictionary di Kutlug Ataman è il secondo di tre episodi della serie Insight Turkey curata da Maurizio Bortolotti per Francesca Minini e fa seguito a Obstructions, mostra dedicata nel 2008 ad Ali Kazma. La terza mostra inaugurerà nel 2010 con tre giovani artisti turchi emergenti mai presentati in Italia.
Mesopotamian Dramaturgies sarà presentato al MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma, in occasione di una personale per l'inaugurazione del nuovo museo ad aprile 2010. La mostra sarà curata da Cristiana Perrella e prodotta insieme ad UniCredit Group che acquisirà una delle opere per la collezione del Museo.

Kutlug Ataman, artista e video maker, è nato a Istanbul nel 1961. Vive e lavora tra Londra e Istanbul. Diplomato nel 1988 con un MFA alla University of California, Los Angeles, USA. I suoi video e le sue opere sono stati esposti in tutto l mondo e hanno ricevuto premi e riconoscimenti internazionali.

Maurizio Bortolotti è critico d'arte e curatore. Vive tra Brescia e Milano. È collaboratore alla cattedra di sociologia dell'arte dell'Università di Urbino. Cura i seminari internazionali Art Experience per Domus Academy a Venezia. Collabora regolarmente con la rivista italiana Juliet e con la rivista internazionale d'arte e architettura Domus. Ha insegnato e tenuto conferenze a Domus Academy e al Goldsmiths College di Londra. E' autore del volume "Il critico come curatore" (2003).