Dal 28 maggio al 26 giugno la Provincia di Modena ospiterà nella Chiesa di San Paolo sedici artisti della “Bauhaus odierna” – l’Università della Bauhaus di Weimar.

La Bauhaus, Scuola di Architettura e Arte fondata a Weimar nel 1919, influenzò profondamente l’arte del ventesimo secolo, attraverso il lavoro di insegnanti come Lyonel Feininger e Wassili Kandinsky.

Con l’avvento del Terzo Reich e nel successivo dopoguerra sotto il regime della Germania Est, le attività e l’esistenza della Bauhaus furono pressoché ignorate.

Dopo il crollo del muro, invece, quell’importante scuola fu rivalutata. La Hochschule für Architektur und Bauwesen (Scuola Superiore per l’Architettura e l’Edilizia), che era di fatto l’erede della Bauhaus, riprese a operare pienamente nel solco della propria tradizione con la denominazione di „Università“. Dal 1996 porta il nome „Bauhaus Universität Weimar” e segue le orme dei predecessori degli anni venti. Il motto è nuovamente il detto di Walter Gropius, che affermava la necessità di una fusione fra arte e tecnologia. Alla Bauhaus di oggi gli studi di ingegneria si integrano con quelli di belle arti e non si studiano tecnologia o arte, ma tecnologia ed arte.

La facoltà “Gestaltung”, fondata nel 1994, offre oggi tre indirizzi: oltre alle Belle Arti, anche il Design e la Comunicazione Visiva. Seguendo la tradizione della Bauhaus gli studenti frequentano in modo interdisciplinare i seminari di tutti i tre gli indirizzi. I professori sono artisti di fama internazionale, che arrivano alla Bauhaus selezionati attraverso un bando internazionale: Liz Bachhuber (cattedra di Arte nello Spazio Pubblico e Nuove Strategie Artistiche), Elfi Fröhlich (Fotografia Sperimentale), Norbert Hinterberger (Site Specific Art), Barbara Nemitz (Landart), Ralf Hohmann (Arte dei Nuovi Media – Radioarte).

Con opere di pittura, scultura, installazioni, fotografia e video la mostra offrirà una vasta gamma di esempi della creatività della Bauhaus odierna.

Durante l’inaugurazione, nel Cortile del Banano si terrà uno “radio streaming” di Ralf Hohmann, che terminerà con una „Bauhaus Lounge“ con musica, ballo e bevande.