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La Brigata Ebraica in Romagna 1944-1946. Attraverso il Mediterraneo e l’Italia per la libertà
La mostra La Brigata Ebraica in Romagna 1944-1946. Attraverso il Mediterraneo e l’Italia per la libertà, promossa nell’ambito della ricorrenza del Giorno della Memoria.
Comunicato stampa
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LA BRIGATA EBRAICA IN ROMAGNA 1944-1946
ATTRAVERSO IL MEDITERRANEO E L'ITALIA PER LA LIBERTÀ
Interverranno: Adriana Scaramuzzino, Vicesindaco del Comune di Bologna; Beatrice Draghetti, Presidente della Provincia di Bologna; Armando Campagnoli, Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna; David Ben David, in videoconferenza da Haifa, ex combattente della Brigata Ebraica in Romagna; Michael Tagliacozzo, in videoconferenza da Haifa, storico, responsabile della sezione "Italia" del Bet Lohamei Haghetaot; Cesare Finzi, ebreo, testimone delle vicende.
"Essere utili soldati assegnati alle diverse formazioni dell’VIII Armata britannica era un fatto, ritrovarsi in precise compagnie composte di soli ebrei, con una propria organizzazione, un distintivo e una propria bandiera, un comandante della stessa religione, in pratica essere riconosciuti ufficialmente come Brigata Ebraica, era tutto un’altra cosa".
È quanto accadde in Romagna nel 1944 durante l’ultimo autunno di guerra, quando gli Alleati anglo-americani si trovarono di fronte alla Linea Gotica e dovettero fermarsi per quattro lunghi mesi invernali e riorganizzare tutti i piani in attesa dell’offensiva primaverile.
Offensiva che ebbe inizio nel marzo 1945 e culminò ai primi di aprile, quando i volontari del Jewish Brigade Group varcano il Senio insieme al Gruppo di Combattimento Friuli all’altezza del Mulino Fantaguzzi, una frazione del comune di Riolo Bagni diventata famosa per l’asprezza degli scontri che la circondarono e che venne liberata dalla Brigata Ebraica solo dopo molte ore di combattimento. Furono i momenti più duri e rischiosi di quegli ultimi due mesi di guerra, ma all’alba del giorno successivo la Brigata poté avanzare fino alla borgata di Cuffiano, conquistando Monte Ghebbio e Monte Guerzola.
Al termine della guerra, i soldati del Jewish Brigade Group organizzarono la ricostruzione delle principali infrastrutture, come il ponte sul Lamone a Faenza, oltre ad aver contribuito in maniera determinante alla ricostruzione delle locali Comunità Ebraiche e a favorire il passaggio clandestino delle frontiere europee a gruppi di ebrei superstiti dai campi di sterminio verso l'unico rifugio possibile. Quello che dal maggio 1948 diventerà lo Stato di Israele.
La mostra è una edizione integrata di quella presentata nel giugno 2003 a Roma (La Brigata Ebraica in Italia 1943-1945. Attraverso il Mediterraneo per la libertà), incentrata sulle vicende e sui fatti più salienti legati al passaggio del Jewish Brigade group lungo la Linea Gotica e in Romagna. Attraverso mappe, militaria, documenti d'epoca e testimonianze verrà fatta luce su una pagina ancora poco conosciuta della storia d'Italia e della storia degli ebrei in Italia, affinché la storia della Brigata Ebraica, affascinante nella sua unicità, diventi oggetto di interesse e di ulteriore approfondimento, e affinché la stessa meraviglia che ha pervaso gli ebrei italiani scampati alle persecuzioni, nel vedere soldati con divisa e mostrine inglesi e con una stella di Davide cucita sulla divisa che parlavano tra di loro in ebraico, tocchi molti dei visitatori di questa esposizione.
ATTRAVERSO IL MEDITERRANEO E L'ITALIA PER LA LIBERTÀ
Interverranno: Adriana Scaramuzzino, Vicesindaco del Comune di Bologna; Beatrice Draghetti, Presidente della Provincia di Bologna; Armando Campagnoli, Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna; David Ben David, in videoconferenza da Haifa, ex combattente della Brigata Ebraica in Romagna; Michael Tagliacozzo, in videoconferenza da Haifa, storico, responsabile della sezione "Italia" del Bet Lohamei Haghetaot; Cesare Finzi, ebreo, testimone delle vicende.
"Essere utili soldati assegnati alle diverse formazioni dell’VIII Armata britannica era un fatto, ritrovarsi in precise compagnie composte di soli ebrei, con una propria organizzazione, un distintivo e una propria bandiera, un comandante della stessa religione, in pratica essere riconosciuti ufficialmente come Brigata Ebraica, era tutto un’altra cosa".
È quanto accadde in Romagna nel 1944 durante l’ultimo autunno di guerra, quando gli Alleati anglo-americani si trovarono di fronte alla Linea Gotica e dovettero fermarsi per quattro lunghi mesi invernali e riorganizzare tutti i piani in attesa dell’offensiva primaverile.
Offensiva che ebbe inizio nel marzo 1945 e culminò ai primi di aprile, quando i volontari del Jewish Brigade Group varcano il Senio insieme al Gruppo di Combattimento Friuli all’altezza del Mulino Fantaguzzi, una frazione del comune di Riolo Bagni diventata famosa per l’asprezza degli scontri che la circondarono e che venne liberata dalla Brigata Ebraica solo dopo molte ore di combattimento. Furono i momenti più duri e rischiosi di quegli ultimi due mesi di guerra, ma all’alba del giorno successivo la Brigata poté avanzare fino alla borgata di Cuffiano, conquistando Monte Ghebbio e Monte Guerzola.
Al termine della guerra, i soldati del Jewish Brigade Group organizzarono la ricostruzione delle principali infrastrutture, come il ponte sul Lamone a Faenza, oltre ad aver contribuito in maniera determinante alla ricostruzione delle locali Comunità Ebraiche e a favorire il passaggio clandestino delle frontiere europee a gruppi di ebrei superstiti dai campi di sterminio verso l'unico rifugio possibile. Quello che dal maggio 1948 diventerà lo Stato di Israele.
La mostra è una edizione integrata di quella presentata nel giugno 2003 a Roma (La Brigata Ebraica in Italia 1943-1945. Attraverso il Mediterraneo per la libertà), incentrata sulle vicende e sui fatti più salienti legati al passaggio del Jewish Brigade group lungo la Linea Gotica e in Romagna. Attraverso mappe, militaria, documenti d'epoca e testimonianze verrà fatta luce su una pagina ancora poco conosciuta della storia d'Italia e della storia degli ebrei in Italia, affinché la storia della Brigata Ebraica, affascinante nella sua unicità, diventi oggetto di interesse e di ulteriore approfondimento, e affinché la stessa meraviglia che ha pervaso gli ebrei italiani scampati alle persecuzioni, nel vedere soldati con divisa e mostrine inglesi e con una stella di Davide cucita sulla divisa che parlavano tra di loro in ebraico, tocchi molti dei visitatori di questa esposizione.
23
gennaio 2005
La Brigata Ebraica in Romagna 1944-1946. Attraverso il Mediterraneo e l’Italia per la libertà
Dal 23 gennaio al 28 marzo 2005
Location
MUSEO EBRAICO
Bologna, Via Valdonica, 1/5, (Bologna)
Bologna, Via Valdonica, 1/5, (Bologna)
Orario di apertura
domenica-giovedì 10-18; venerdì 10-16; chiuso il sabato e festività ebraiche
Vernissage
23 Gennaio 2005, ore 11
Curatore