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La Collezione Cavallini-Sgarbi
All’interno della mostra si respirerà l’atmosfera intima propria di una collezione privata, frutto dell’appassionata caccia amorosa di Vittorio Sgarbi, svolta in tandem con la madre Rina Cavallini, la quale ha acquistato le opere in numerose aste in ogni angolo del mondo
Comunicato stampa
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«Capolavori che rivelano la storia di una infinita e appassionante caccia amorosa.»
Una collezione d’arte privata è la fondazione di un sistema simbolico, la creazione di una palestra per l’anima, un luogo dove si materializzano scelte intime, meditate e, talvolta, sofferte. Sovente si dimentica che la sua più alta vocazione sia quella di accogliere il pubblico, di offrirsi agli sguardi, di raccontare la propria storia. Per la Collezione Cavallini Sgarbi questo accade dal primo febbraio a Portogruaro, presso il Palazzo Vescovile, dentro un emozionante percorso lungo quattro secoli che, dalla seconda metà del Quattrocento, radunerà le principali opere della celebre collezione. La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Cavallini Sgarbi, la Fondazione Elisabetta Sgarbi, e la direzione artistica di Contemplazioni, è organizzata dal Distretto Turistico Venezia Orientale e gode del patrocinio di Regione del Veneto e della Città di Portogruaro.
All’interno della mostra si respirerà l’atmosfera intima propria di una collezione privata, frutto dell’appassionata caccia amorosa di Vittorio Sgarbi, svolta in tandem con la madre Rina Cavallini, la quale ha acquistato le opere in numerose aste in ogni angolo del mondo. Il suo “miglior uomo”, ricordata dal critico con queste parole: «si fece prolungamento del mio pensiero e della mia vita. Io indicavo il nome di un artista, il luogo, la casa d’aste. E lei puntuale prendeva la mira e colpiva».
Una collezione d’arte privata è la fondazione di un sistema simbolico, la creazione di una palestra per l’anima, un luogo dove si materializzano scelte intime, meditate e, talvolta, sofferte. Sovente si dimentica che la sua più alta vocazione sia quella di accogliere il pubblico, di offrirsi agli sguardi, di raccontare la propria storia. Per la Collezione Cavallini Sgarbi questo accade dal primo febbraio a Portogruaro, presso il Palazzo Vescovile, dentro un emozionante percorso lungo quattro secoli che, dalla seconda metà del Quattrocento, radunerà le principali opere della celebre collezione. La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Cavallini Sgarbi, la Fondazione Elisabetta Sgarbi, e la direzione artistica di Contemplazioni, è organizzata dal Distretto Turistico Venezia Orientale e gode del patrocinio di Regione del Veneto e della Città di Portogruaro.
All’interno della mostra si respirerà l’atmosfera intima propria di una collezione privata, frutto dell’appassionata caccia amorosa di Vittorio Sgarbi, svolta in tandem con la madre Rina Cavallini, la quale ha acquistato le opere in numerose aste in ogni angolo del mondo. Il suo “miglior uomo”, ricordata dal critico con queste parole: «si fece prolungamento del mio pensiero e della mia vita. Io indicavo il nome di un artista, il luogo, la casa d’aste. E lei puntuale prendeva la mira e colpiva».
30
gennaio 2020
La Collezione Cavallini-Sgarbi
Dal 30 gennaio al 28 giugno 2020
arte antica
Location
PALAZZO VESCOVILE
Portogruaro, via Seminario , 19
Portogruaro, via Seminario , 19
Biglietti
Ingresso intero 10,00 € Ingresso ridotto 8,00 € studenti maggiorenni e universitari fino a 26 anni con tessera di riconoscimento, over 65 anni, soci FAI. Gruppi 8,00 € da 10 a 20 persone (un accompagnatore per gruppo entra gratuitamente). Scuole 6,00 € gruppi di studenti di ogni ordine e grado, 2 accompagnatori gratuito ogni gruppo classe Omaggio Minori fino a 6 anni, disabili (con qualunque percentuale di invalidità) e un accompagnatore, giornalisti con tesserino ODG per servizio e precedentemente accreditati, guide turistiche munite di tesserino di abilitazione
Orario di apertura
da Martedì a Venerdì: 10:00 – 18:00 Sabato e Domenica: 10:00 – 19:00 chiuso il Lunedì a eccezione di Lunedì 13 aprile (Lunedì dell’Angelo). La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso).
Vernissage
30 Gennaio 2020, h 16.30, su invito
Curatore