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La Fanciulla di Vagli
Una mostra che intende presentare al pubblico non solo una significativa acquisizione archeologica, ma anche un esemplare percorso di tutela e di promozione dei beni culturali nel territorio.
Comunicato stampa
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Grazie all’ospitalità della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Lucca e di Massa Carrara, la Casermetta del Museo Nazionale di Villa Guinigi accoglie – ripetendo l’esperienza di Munere mortis. Complessi tombali d’età romana nel territorio di Lucca, del settembre-ottobre 2010 – una mostra che intende presentare al pubblico non solo una significativa acquisizione archeologica, ma anche un esemplare percorso di tutela e di promozione dei beni culturali nel territorio.
La storia della ‘Fanciulla di Vagli’ inizia nell’ottobre 2008, quando un cittadino di Vagli – il signor Moreno Balducci – recupera alla Murata di Vagli di Sopra, nella terra smossa da un escavatore, materiali di cui subito intuisce l’interesse archeologico. La segnalazione alle autorità comunali di Vagli di Sotto e immediatamente dopo alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per la Toscana dà avvio ad una tempestiva campagna di scavo che permette di esplorare e recuperare una tomba a cassetta ligure-apuana; la prosecuzione delle ricerche rivela che questa non è isolata, ma collocata in un vero e proprio monumento funerario: un tumulo formato da un cerchio di pietre. È la prima volta che in Garfagnana è possibile scavare una struttura tombale ligure-apuana, costruita secondo la tipologia sin qui nota quasi solo dai ritrovamenti ottocenteschi di Velleia.
Allo scavo fa seguito – con il fondamentale apporto finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – il lavoro di restauro, condotto da Rita Esposito nel Centro di Restauro della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Mentre si sviluppa la valutazione scientifica dei materiali, che permette di riconoscere nel complesso della Murata i caratteri peculiari della dotazione delle tombe femminili liguri-apuane (oggetti di abbigliamento come le cinture e le fibule; collane di grani d’ambra) e di datarli al 200-180 a.C., Simona Minozzi, della Divisione di Paleopatologia del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Pisa, conduce la ricerca antropologica che rivela l’età del defunto: una fanciulla, morta fra i 12 e i 14 anni.
Dal complesso dei dati si ricompone dunque il profilo della ‘Fanciulla di Vagli’, il cui corpo fu arso sul rogo funebre negli anni terribili delle guerre che opposero Roma e i suoi alleati ai Liguri Apuani; i resti vennero raccolti e deposti in una teca di lastre di marmo alloggiata all’interno del tumulo eretto forse per l’intera famiglia, ma utilizzato solo per questa sepoltura.
È questo il percorso che la mostra intende suggerire, integrando le dotazioni – eccezionali per numero e qualità – della ‘Fanciulla di Vagli’ nel percorso già disponibile nel Museo, grazie alle sale dedicate all’archeologia del territorio e, in particolare, alle tombe liguri-apuane della valle del Serchio (Filicaia, Barga, Tereglio, Marlia) e della Versilia (Vado di Camaiore). Proprio per questo durante l’apertura della mostra, grazie alla disponibilità della Direzione Regionale per i Beni Culturali della Toscana, sarà assicurato l’ingresso gratuito al Museo.
La mostra è stata resa possibile dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Liucca, e dalla collaborazione fra Soprintendenze e Comune di Vagli di Sotto, che accoglierà il complesso della ‘Fanciulla di Vagli’ dal dicembre 2011, negli ambienti appositamente predisposti a Vagli di Sopra.
Il percorso è integrato dal volume La Fanciulla di Vagli. Il sepolcreto ligure-apuano della Murata di Vagli di Sotto, di Giulio Ciampoltrini e Paolo Notini, con contributi di Simona Minozzi e Rita Esposito, e una premessa firmata dal Sindaco di Vagli di Sotto, Mario Puglia, oltre che dalle pagine web http://www.segnidellauser.it/fanciulladivagli, da cui è possibile scaricare anche il catalogo.
La storia della ‘Fanciulla di Vagli’ inizia nell’ottobre 2008, quando un cittadino di Vagli – il signor Moreno Balducci – recupera alla Murata di Vagli di Sopra, nella terra smossa da un escavatore, materiali di cui subito intuisce l’interesse archeologico. La segnalazione alle autorità comunali di Vagli di Sotto e immediatamente dopo alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per la Toscana dà avvio ad una tempestiva campagna di scavo che permette di esplorare e recuperare una tomba a cassetta ligure-apuana; la prosecuzione delle ricerche rivela che questa non è isolata, ma collocata in un vero e proprio monumento funerario: un tumulo formato da un cerchio di pietre. È la prima volta che in Garfagnana è possibile scavare una struttura tombale ligure-apuana, costruita secondo la tipologia sin qui nota quasi solo dai ritrovamenti ottocenteschi di Velleia.
Allo scavo fa seguito – con il fondamentale apporto finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – il lavoro di restauro, condotto da Rita Esposito nel Centro di Restauro della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Mentre si sviluppa la valutazione scientifica dei materiali, che permette di riconoscere nel complesso della Murata i caratteri peculiari della dotazione delle tombe femminili liguri-apuane (oggetti di abbigliamento come le cinture e le fibule; collane di grani d’ambra) e di datarli al 200-180 a.C., Simona Minozzi, della Divisione di Paleopatologia del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Pisa, conduce la ricerca antropologica che rivela l’età del defunto: una fanciulla, morta fra i 12 e i 14 anni.
Dal complesso dei dati si ricompone dunque il profilo della ‘Fanciulla di Vagli’, il cui corpo fu arso sul rogo funebre negli anni terribili delle guerre che opposero Roma e i suoi alleati ai Liguri Apuani; i resti vennero raccolti e deposti in una teca di lastre di marmo alloggiata all’interno del tumulo eretto forse per l’intera famiglia, ma utilizzato solo per questa sepoltura.
È questo il percorso che la mostra intende suggerire, integrando le dotazioni – eccezionali per numero e qualità – della ‘Fanciulla di Vagli’ nel percorso già disponibile nel Museo, grazie alle sale dedicate all’archeologia del territorio e, in particolare, alle tombe liguri-apuane della valle del Serchio (Filicaia, Barga, Tereglio, Marlia) e della Versilia (Vado di Camaiore). Proprio per questo durante l’apertura della mostra, grazie alla disponibilità della Direzione Regionale per i Beni Culturali della Toscana, sarà assicurato l’ingresso gratuito al Museo.
La mostra è stata resa possibile dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Liucca, e dalla collaborazione fra Soprintendenze e Comune di Vagli di Sotto, che accoglierà il complesso della ‘Fanciulla di Vagli’ dal dicembre 2011, negli ambienti appositamente predisposti a Vagli di Sopra.
Il percorso è integrato dal volume La Fanciulla di Vagli. Il sepolcreto ligure-apuano della Murata di Vagli di Sotto, di Giulio Ciampoltrini e Paolo Notini, con contributi di Simona Minozzi e Rita Esposito, e una premessa firmata dal Sindaco di Vagli di Sotto, Mario Puglia, oltre che dalle pagine web http://www.segnidellauser.it/fanciulladivagli, da cui è possibile scaricare anche il catalogo.
23
settembre 2011
La Fanciulla di Vagli
Dal 23 settembre al 26 ottobre 2011
archeologia
Location
MUSEO NAZIONALE DI VILLA GUINIGI
Lucca, Via Della Quarquonia, 4, (Lucca)
Lucca, Via Della Quarquonia, 4, (Lucca)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 19.30; festivi dalle ore 8.30 alle ore 13.30; chiuso lunedì
Sito web
www.segnidellauser.it/fanciulladivagli