Il XXXVIII Congresso annuale dell’Associazione Italiana Studi Semiotici quest’anno avrà al centro dei suoi lavori il tema della fotografia, indagata nei suoi aspetti ormai classici ma soprattutto nelle sue più recenti applicazioni, che grazie alle nuove tecnologie vedono moltiplicarsi gli appassionati anche non professionisti e gli usi sociali di questo straordinario medium.
Alle luce di queste più recenti acquisizioni, uno degli intenti del Congresso è fare il punto sul panorama più attuale degli studi sulla fotografia, confrontando le diverse prospettive attestate sul piano internazionale, dagli studi semiotici, estetologici, sociologici di matrice europea fino ai visual studies di matrice anglosassone. La mimesi, le tecniche e la tecnologia, sono elementi che hanno fatto discutere accademici ed esperti sin dai tempi della camera obscura. Le fotografie sono intese come supporto del discorso, come linguaggio, mezzo o segno e sono state oggetto di dibattiti sulla natura propria, sull’autonomia artistica contrapposta al mestiere. Nella prospettiva semiotica si mira ad analizzare ed esplicitare l’insieme dei campi di relazioni che rendono la fotografia un oggetto dotato di senso. Il passaggio da fotografia ottico-chimica a digitale ha provocato mutamenti nella percezione e nell'uso della macchina fotografica? L'ibridazione con altri media digitali ha mistificato il significato della fotografia? Si indagherà su questi temi, ma anche sulla fotografia come pratica sociale di espressione di status, di emozioni, di comunicazione quotidiana; pratiche strettamente legate all'immagine che si vuole trasmettere alla società e amplificate dalla propensione all'ostensività enfatizzata dai social network. Per delimitare il campo di analisi si sono scelte i seguenti ambiti di interesse per il convegno: - Fotografia e nuove tecnologie (Internet, conoscenza e memoria. Linguaggi e culture nella rete); - Le arti e la fotografia, la fotografia come arte; - Fotografia e comunicazione (informazione, marketing, pubblicità).