La Gioconda
Pièce teatrale in due atti
“La Gioconda” è una performance che si rifà all’aspetto più bistrattato della condizione femminile, spesso nascosto dall’ipocrisia generale. Il titolo è quello ben noto della Gioconda di Leonardo da Vinci e, oltre a riproporre l’immagine ampiamente sfruttata nel tempo da numerosi artisti, gioca sull’appellativo che comunemente si usa in senso dispregiativo, intrecciando una serie di ambiguità a sostegno dello svolgimento scenico in cui si denuncia il rapporto contraddittorio che si ha con il mondo femminile. Lungi dall’addentrarsi in temi sociologici o politici, si vuole solo rappresentare un’immagine che offra provocazioni interpretative al solo fine di stimolare l’attenzione. A dispetto della suprema opera di Leonardo, questa rielaborazione della Gioconda non parla della donna come luogo comune, quella dei desideri, lo stereotipo che è nell’immaginario collettivo, ma del suo contrario, la donna meno fortunata, quella che non è al centro delle attenzioni e nemmeno viene considerata per le sue doti. Figure femminili più comuni di quanto si pensi, e che si tenta di mettere in primo piano con una simbolica rappresentazione scenica.
Rifacendosi a quello che sono stati i tableaux vivants, si vuole cogliere quell’enigma dell’esistenza femminile che il pittore rinascimentale ha ben rappresentato in quel misterioso e vago sorriso.
Una breve, enfatica recitazione vuole dichiarare di quale donna s’intende fare l’ironica e amara rappresentazione.
Sorprendentemente, quest’anno coincide con la di celebrazione dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Già rappresentata a Roma lo scorso 8 marzo per la festa della donna questa volta si ripete con qualche variante alla galleria “Preferiti” di Carla Mazzoni.
Interpretato da e Anna Maria Nagliero da Anastasia, su testo e regia di Giovanni Lauricella.
Giovedì 4 luglio 2019, ore 19 . Galleria “Preferiti”, via Giacinto Mompiani, 1. Roma
ingresso gratuito