Il 9 giugno 2009 alle ore 18 si terrà presso le sale dell’Auditorium dei Musei di Strada Nuova-Palazzo Rosso l'inaugurazione della mostra fotografica “La Grande Abbuffata. Scarti, Scorie, Sprechi. Risorse Energetiche?” e la presentazione del relativo catalogo. L’iniziativa, inserita all'interno del progetto Genova Fotografia, è curata dall’Associazione Ko.Ji.Ku. (Consorzio Giovani Curatori) in collaborazione con i Musei di Strada Nuova e con l'AdAC (Archivio d'Arte Contemporanea) ed è patrocinata dall’Università degli Studi di Genova e daI GAI (Giovani Artisti Italiani).

La giovane Associazione, composta da studenti universitari della Laurea Specialistica in Storia dell'Arte, ha indetto un bando di concorso a diffusione nazionale, al quale hanno partecipato numerosi giovani fotografi e artisti, chiamati a riflettere su un tema molto delicato e di urgente attualità, quello del consumismo, degli sprechi, dei rifiuti, del loro smaltimento, e sulle possibili soluzioni di questo problema.

I progetti vincitori del concorso sono stati raccolti nel catalogo “La Grande Abbuffata. Scarti, Scorie, Sprechi. Risorse Energetiche?”, edito da Erga Edizioni e distribuito a livello nazionale. La pubblicazione è corredata dai testi del comitato scientifico che ha selezionato le opere, composto dai membri dell’Associazione e dai docenti dell’Università degli Studi di Genova, Franco Sborgi, Elisabetta Papone, Leo Lecci e Paola Valenti; il catalogo offre un'interessante panoramica, per immagini, sulla nostra società e propone possibili chiavi di lettura per interpretare le fotografie esposte.

La mostra presenta i progetti dei 21 fotografi selezionati, in un percorso espositivo caratterizzato dall’originalità e dalla variazione tecnica e formale: da fotografie di indubitabile cura compositiva a immagini più astratte, ottenute facendo uso della sovra/sottoesposizione, del ritocco digitale e delle più avanzate tecniche dell’High Dynamic Range. Molteplici sono stati gli spunti di riflessione offerti dal tema, che è stato interpretato dagli artisti ora privilegiando l’aspetto sociale o ambientale, ora proponendo opere di denuncia o possibili soluzioni, per giungere a lavori di matrice propriamente concettuale.