Questa mostra si accentra sulla nuova arte figurativa intesa ad evidenziare la ricreazione più' che il ritorno all'immagine nell'arte attraverso i caratteri della contemporaneità' riproponendo tutti gli ambiti rappresentativi, compreso il corpo umano, come se quest'ultimo fosse stato troppo a lungo compresso.

La percezione muta e fa i conti con una sorta di peculiare ironia portatrice di modifiche riflessive. Le immagini mostrano una libertà' cromatica, segnica e compositiva senza precedenti prorompendo spesso in dissonanze deformanti.

Il linguaggio mitico, divenuto "idea pigra", viene arricchito tramite un'osmosi che lo rimette in contatto con attualizzate stratificazioni più profonde di senso.

L'immagine odierna parla un linguaggio spersonalizzante tramite un affollato modello anonimo : la "nuova figurazione" imposta la sua sfida coniugando le tecnodinamiche istanze contemporanee con le esigenze di una rinnovabile fruizione.