La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone CT,
e la fotografia di carattere demo-antropologico, quella che riesce a raccontare, documentare e, perché no, preservare la memoria visiva di ritualità antiche le cui ragioni, lette in chiave presente, sovente appaiono de-private del senso profondo che le ha generate. Le trenta fotografie protagoniste di questa piccola rassegna, affiancano brevi istantanee come fugaci flash back per offrire, anche al visitatore più indaffarato e distratto, l’occasione di cogliere la rassicurante percezione, dell’apparente e immutabile continuità delle tradizioni.
In proposito, varie, e tutte di altissimo livello, sono state le ricognizioni fotografiche dei riti pasquali siciliani.
Dal primo sguardo rivolto quasi a cercare l’esotico di quando celebrato, si è passato a quello più scientifico dei fotografi a seguito dei demologi e degli studiosi di tradizioni popolari. Poi venne l’ottimo SCIANNA che fotografò, a mio avviso, i siciliani e non il loro senso religioso. Su quelle immagini pesò un intelligente saggio di Leonardo SCIASCIA che innescò polemiche di cui oggi stentiamo, però, a cogliere l’effettivo valore. Più recentemente, Diego MORMORIO è ritornato sull’argomento, grazie alle fotografie di Giuseppe LEONE, con pregevoli suggerimenti di ricerca che, sempre a mio avviso, ha positivamente utilizzato i contributi dell’antropologo BUTTITTA.
Come Galleria Fotografica Luigi GHIRRI, abbiamo già raccolto simili esperienze fotografiche: ricordiamo (...) il prezioso contributo nato dalla preziosa collaborazione tra la poetessa Maria ATTANASIO ed il fotografo Giuseppe LEONE, confluito nel volume “Fede e feste religiose in Sicilia”.
Oggi, proseguendo il lavoro di attenzione e di rispetto verso la testimonianza fotografica, abbiamo inteso raccogliere, selezionare e consegnare in questa mostra quanto colto dai fotografi calatini, o operanti in città, sulle festività pasquali a Caltagirone: in una sorta di corto circuito temporale, autori contemporanei si confrontano con gli omologhi storici nel segno della continuità e l’immagine fotografica sembra confutare la persistenza delle immagini che si fa persistenza della memoria.
Sebastiano FAVITTA, Attilio GERBINO e Pippo PAPPALARDO
Galleria Fotografica Luigi GHIRRI



Caltagirone, marzo 2012