E' una mostra dai toni intimi e delicati quella che inaugura sabato 25 presso Casa Toesca, a Rivarolo Canavese. D'altronde, il ventennio ’20-40 non è in arte, come altrove, un periodo di rivoluzione gridata. È un momento in cui la novità della creazione passa per l’illuminazione delle piccole cose, quotidiane, famigliari, in apparenza innocue.

Nella pittura torinese degli anni dal ’20 al ’40, alcuni artisti scelgono temi famigliari e toni sommessi, un “"atteggiamento morale e intellettuale” (Levi) che trasforma oggetti inanimati e volti di amici ritratti in una “testimonianza etica” (Persico).

Cino Bozzetti, Felice Casorati, Gigi Chessa, Federico Chiara, Giulio Da Milano, Nicola Galante, Albino Galvano, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci e Luigi Spazzapan, e quattro donne: Nella Marchesini, Jessie Boswell, Daphne Maugham, Marisa Mori sono gli artisti scelti da Emanuela Genesio per questa esposizione. Un percorso raccolto, una passeggiata estetica accompagnata dalle parole di Italo Calvino e Virginia Woolf, cantori della modernità europea.