Verrà inaugurata giovedì 21 maggio alle 19.30 nella splendida cornice del quattrocentesco Palazzo Lanza di Capua la mostra “La scrittura dell’arte”. Un excursus tra le opere del passato e della contemporaneità, selezionate dal critico d’arte Enzo Battarra, che meglio di altre rappresentano il segno che la scrittura ha lasciato nell’arte figurativa.

E se dunque il Placito Capuano è l’origine della nostra lingua, il centro attorno al quale si muovono le arti e gli eventi del festival “Capua, il luogo della lingua” che intende proprio festeggiare il linguaggio in tutte le sue declinazioni, Enzo Battarra ha deciso di andare anche “all’origine della parola-immagine e di presentare le opere di un primo gruppo di artisti che fossero storicamente legati all’uso del testo nei loro lavori pittorici”, a questi si aggiunge poi una seconda sezione di artisti contemporanei a cui è stato chiesto di coniugare l’immagine e il testo della carta di Capua con la loro ricerca visiva. “Sono nate così le immagini della scrittura. È nata una mostra site-specific”.

Franco Angeli, Joseph Beuys, Giuseppe Chiari, Bruno Donzelli, Jannis Kounellis, Ben Vautier, questi i nomi degli artisti “storici”, che tra ricordi bellici, orme e paradossi, hanno raccontato il connubio tra l’esercizio della scrittura e le immagini del passato. Documenti accartocciati, linguaggio Braille, scioglilingua, video racconti, e ancora sete, pixel, geometrie e alfabeto morse per le opere dei contemporanei Sabato Angiero, Mathelda Balatresi, Arturo Casanova, Giovanna D’Amico, Carlo de Lucia, Antonio di Grazia, Augusto Ferraiuolo, Peppe Ferraro, Costabile Guariglia, Nunzia Illiano, Joko, Luca Lubello, Pietro Maietta, Enea Mancino, Anna Marceddu, Battista Marello, Livio Marino Atellano, Vito Pace, Gloria Pastore, Antonello Tagliaferro, Carla Viparelli.