L’arte come membrana ...
La voce del corpo come messaggio. La voce del corpo come una vera e propria forma artistica. La voce del corpo come membrana.
La voce del corpo, evento artistico ideato nel 2009 da Bruno Freddi, è ora sinergia di artisti a supporto dell’arte, delle idee, dell’ambiente. La voce del corpo oltrepassa il pensiero comune e si dirige verso la diffusione e la valorizzazione delle forme d’arte che per antonomasia sono il contemporaneo. Performance Art, Installazioni, videoarte e scultura, sono risultato di un gioco tra: tempo, spazio, corpo dell’artista e figura del fruitore, a dimostrazione di come il ruolo dell’arte, dagli anni ’70 a oggi, ha spostato a pieno titolo il nostro comune modo di vivere la ricezione, al di là della regola e del metodo.
Punto d’interesse diventa la comunicazione attraverso le più dinamiche forme d’arte che, spinte dalla necessità e dalla volontà di trasmettere qualcosa, si rivolgono a noi inducendoci all’osservazione più attenta e alla più intima riflessione. Compito dell’artista è dunque introdurre l’argomento, per mezzo di allocuzioni o dispacci per così dire, al fine di accompagnarci verso la giusta via d’interpretazione e definizione dell’opera d’arte. Capiamo dunque l’importanza del ruolo dell’artista, del produttore che dà vita a qualcosa di forte attrazione e sentimento che ha il fine di essere compreso dalla massa. Ci lasciamo poi trasportare dall’istinto più profondo per godere del manufatto oltre la linea guida. L’arte visiva cambia i suoi orizzonti, i suoi protagonisti e i suoi utenti. La voce del corpo sfonda ogni barriera profana verso un divertente sapere. Il gruppo artistico Capitolo Zero sono gli iniziatori di questa avventura attraverso un argomento più che concorde: Tegumento.
Tegumento, tema della rassegna artistica, è il rivestimento di un intero organismo che costituisce il sistema di separazione tra l’ambiente interno e quello esterno, regolandone gli scambi. Arte come tegumento. Se qualsiasi organismo è avvolto da una membrana che lo protegge, ma che allo stesso tempo mette in relazione interno ed esterno, l’arte deve fungere proprio da catalizzatore di idee per una specifica trasmissione e diffusione a raggiungimento di una relazione assoluta tra ambiente, artista e utente.
La voce del corpo è manifestazione di una situazione dinamica e itinerante da vivere attraverso i diversi luoghi: dal Bosco in città presso lo Spazio Opera Fabrizio De Andrè si dirama tra cortili, strade e piazze, fino alla Torciera di Villa Arese Lucini nobile dimora di fine Cinquecento.
Come un urlo liberatorio, la voce del corpo è una dirompente chance per vivere nel pieno l’arte e gli artisti dei nostri giorni, provando ad andare a fondo nelle loro più stravaganti poetiche.