In mostra 15 libri d'artista e una serie di illustrazioni sul tema della bestia, realizzate con la tecnica dell'incisione pirografica che caratterizza da anni la produzione dell'artista.

“Pagine incise” è una mostra di libri d’artista, non di libri d’arte. Meglio chiarirne subito la differenza. Il libro d’arte è un testo che documenta una o più opere d’arte, è un catalogo, un saggio che parla dell’opera di uno o più artisti. Il libro d’artista, invece, è l’opera d’arte stessa: un manufatto che si basa sul pensiero, sulla progettualità, sulla materialità adottata dall’artista che, il più delle volte, unisce anche una componente trasgressiva rivolta all’editoria.

Si tratta spesso di lavori in copia unica, come nel caso di Caravita, dove, come su pagine di un diario personale, egli trasferisce i suoi pensieri, le sue riflessioni e la sua “parola” attraverso l’emozione del segno inciso a fuoco, del colore, dei materiali. L’artista mette in discussione la scrittura a favore di particolari caratteristiche, “narrate” attraverso il gesto creativo. E così si da luogo ad un messaggio colmo di significati anche senza le parole, ma unicamente con l’armonia della materia e quando la parola compare, il più delle volte è utilizzata come mezzo formale.

Un libro quindi che non si legge, ma si guarda come un oggetto d’arte, come un quadro o una scultura, in poche parole un’opera d’arte.