In un panorama sociale dove la sensibilità dell’individuo viene sacrificata in nome di un vuoto benessere
massificato, composto da valori che si pretendono essere universali, seguiti pedissequamente senza più un
punto di vista critico, il gruppo artistico “Casal de’ Pazzi” presenta una riflessione sull’annullamento della
volontà creativa e sull’appiattimento della coscienza di sé dell’uomo comune contemporaneo. Ispirata da
una performance ‐ azione dell’artista Valerio de Filippis, incentrata sulla propria morte spirituale e creativa,
la collettiva d’arte inaugura il 15 Luglio con un appuntamento ‐ evento in cui le opere esposte saranno solo
il primo passo in un percorso artistico votato alla ricerca della coscienza di sé sopita.
PROGRAMMA IN DETTAGLIO
ORE 20.00 Aperitivo di benvenuto e buffet
ORE 21.00 FUROR MORENDI: performance di Valerio de Filippis. Nell'ultimo decennio della sua trentennale
attività, Valerio de Filippis ha condotto una ricerca, iconografica e stilistica, riguardante il significato ultimo
dell'esistenza umana. Per far proprie le condizioni esistenziali delle diverse tipologie umane, l'artista ha in
qualche modo perso la capacità di vivere le proprie percezioni, fino al punto di non provare più stimoli
emotivi. L'intendimento dell’azione è di agire sullo stato emotivo dell'artista attraverso una sorta di sfida
apotropaica della morte.
ORE 21.30 MN – CM 731: video‐arte di Valerio Savaiano.
Per tutta a durata dell’evento verrà svolta l’istallazione vivente “Bianco Borghese” ideata dal gruppo
artistico “Casal de’ Pazzi”.
L’inedita colonna sonora dell’evento è stata appositamente creata da Blokulla.