Le foto di Laura Albano portano alla ribalta quella bellezza delle donne che di solito rimane nascosta. È la bellezza che si trova nella grana della pelle, nella carne, nella trama del volto e in uno sguardo che esprime una propria identità indipendente dagli sguardi degli altri. Quella che viene fuori da questa mostra è una donna lontana dall’irreale perfezione dell’immagine mediatica e, al contrario, molto vicina alle passioni della vita vera.

Orari di apertura della mostra

Lunedì 21.30 – 23.00

Venerdì 21.00 – 23.00

Sabato 20.00 – 23.00

Domenica 15.15 – 18.30 e 20.00 – 23.00

Presentazione

“Restituire le donne alla loro immagine e alle donne la loro immagine”. Così scriveva in un’altra epoca il numero 1 di “Zoom, la rivista dell’immagine – giugno 1972, lire millecinquecento”. In quel periodo sembrava forse un’impresa possibile e invece poi è successo l’esatto contrario.

L’unica immagine femminile ammessa censura dei media è quella del sogno irreale, il clone perfetto.

Allora, per una volta, proviamo a restituire quello che è stato progressivamente tolto alle donne: la grana della pelle, le tracce del vissuto, l’individualità. Facciamo che non ci siano bisogni da indurre, merci da vendere, industrie cosmetiche e chirurgiche da arricchire, donne da tenere in scacco nell’insicurezza.

Immaginiamo che il valore di un volto di donna sia dato da quello che ha da raccontarci, dalla sua capacità di amare, di commuoversi, di preoccuparsi, di ridere e di emozionarsi. Che lo sguardo non sia lì a riflettere il vuoto o a cercare l’approvazione di chi guarda, ma esprima una luce propria.

Che un corpo ci mostri non un canone di perfezione geometrica ma la vita che scorre nelle vene a fior di pelle, o una morbidezza che rivela la propensione al piacere.


Notizie sull’artista

Laura Albano vive a Firenze. Dopo gli studi d’arte al DAMS di Bologna ha esposto, pubblicato e fotografato per artisti e istituzioni. Con la fotografia racconta storie di persone identità, relazioni