Laura Arancio nasce ad Ispica (RG). Compie studi artistici diplomandosi in Decorazione, presso l’Accademia di Belle arti di Palermo, città dove vive.
Si accosta alla fotografia negli anni ’70, appassionandosi alle tecniche di camera oscura. Apre a Palermo, nei primi anni ’80, un Atelier d'arti applicate e decorazioni d'Interni.
Riprende la fotografia negli anni più recenti. Nei suoi nuovi lavori, di carattere non documentario, coniuga pittura, collage e fotomontaggio, prediligendo la ricerca sul proprio immaginario.
Ha tenuto mostre personali nel 1984, 1985 (Palermo), 1999 (Modena), 2000 Bassano del Grappa, Marostica, Schio (Vicenza) 2001 (Milano), 2003 Foiano della Chiana (Arezzo), 2005 Guardia dei Lombardi (Avellino).
Si sono interessati al suo lavoro: Franco Fontana, Francesco Carbone, Aurelio Pes, Mario Cresci, Giancarlo Torresani, Roberto Mutti, Ken Damy, Nicolò D’Alessandro.
La rivista IMMAGINI FOTO PRATICA ha pubblicato una selezione di suoi lavori nel 1999 e nel 2001.


"Le fotografie della attuale ricerca, esposte in questa personale dal titolo "Il Gioco delle apparenze", non abbisognano più della sua manualità pittorica ma si affidano ad un esercizio linguistico più maturo che, con la manipolazione dell'indotta frammentarietà della "fotografia da credenza o da bacheca", tenta di dare un'idea di totalità. La "totalità" è percepita attraverso il frammento, attraverso l'allusione come avviene nel linguaggio televisivo. Ed è quel che accade guardando il corpus fotografico che sottolinea anonime comparse di uomini, donne, bambini colti con il vestito buono della festa, testimoni nei gesti e nei vestiti di qualche rituale ricorrenza."
"Gli interventi manipolatori che caratterizzano questa ricerca sottraggono all’immagine il superfluo, ma aggiungono forse qualcosa, la sensazione del già visto che aiuta il lettore ad entrare nell’opera, nella rappresentazione di un mondo che ha denominatori comuni nella memoria e nell’immaginario collettivo."
(dal testo in catalogo di Nicolò D'Alessandro)