"ART Cocktail Dic08" propone le sculture di Laura Branca. In esposizione, "Kontakt" serie già presentata a Berlino e "Solchi di luce", opere su alluminio trattate con polvere di carbone, colle e pastelli.


Biografia

Laura Branca è nata a Milano nel 1963, vive e opera a Mercallo (VA). Nel 1987 si diploma in Scultura presso l'"Accademia di Belle Arti a Milano", mentre nel 1989 frequenta l'"Accademia Estiva di Salisburgo" dove approfondisce la tecnica della fusione in bronzo. Frequenta nel '90 il Corso Superiore di Disegno alla "Fondazione Ratti" di Como. Tra il 1986 e il 1988 ha collaborato con lo scultore Mario da Corgeno e dal 1989 al 1994 con lo scultore Francesco Somaini. Dal 1994 tiene corsi di disegno e scultura presso vari comuni della provincia di Varese. Nel 2000 realizza “Onda”, una fontana per il Comune di Busto Arsizio (Va) collocata in piazza San Michele. Nel 2001 per l'opera ”Idolo” le è stato conferito un “Premio di Stima” presso la Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Lissone (Mi). Nel 2006 collabora con il Comune di Milano nell'ambito del progetto Rifiutili per un seminario sul riutilizzo creativo dei materiali di scarto.

Si dedica anche al Disegno e alla Pittura. Ha tenuto esposizioni pubbliche e private in Italia, in Spagna e in Germania.


IMMATERA

È nel registro stilistico di Laura Branca dare molta enfasi alle materie che predilige sfruttando le potenzialità dei materiali che utilizza per esaltarne le caratteristiche e per stravolgerne il significato. Nella serie battezzata "Kontakt" la Branca propone l'incontro tra due elementi diversi cercando l'Armonia che ne scaturisce dalla loro complementarità. Nell'incontro avviene un scambio per cui leggerezza/peso, trasparenza/corposità, morbido/spinoso diventano valori ed energie comunicanti. In "Sensilis" (2006), è la piuma l'elemento portante che si erge e sorregge la lastra di acciaio in cui si specchia. In "Contrappunto" (2007) Laura Branca si rifà all'espressione musicale per far vibrare energia nell'aria. Il ramo scuro e spinoso è un'archetto sorretto dal lembo di terra chiara capace di avvolgerlo.

La nuova serie "Solchi di Luce" abbraccia composizioni su lastre di alluminio e ottone trattate con polvere di carbone, colle e pastelli colorati. L'artista varesotta crea forme sfruttando la qualità del supporto usato, in un gioco costante di chiari, scuri, luce e colore. Attraverso l'incisione la materia prende corpo proiettandosi all'esterno con colpi di luce e il disegno diventa ancora piu' dinamico grazie agli spazi creati dalle diverse combinazioni delle parti scomposte.