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Laura Pitscheider – I colori della scrittura
Laura Pitscheider espone alla Fondazione Marazza un ciclo di opere su carta, (collage, tecniche miste, acquarelli, garze e pastelli) eseguite negli ultimi tempi, con la stessa tenace coerenza, che la guida da circa trent’anni, nel percorso di ricerca sulla scrittura.
Comunicato stampa
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Laura Pitscheider espone alla Fondazione Marazza un ciclo di opere su carta, (collage, tecniche miste, acquarelli, garze e pastelli) eseguite negli ultimi tempi, con la stessa tenace coerenza, che la guida da circa trent’anni, nel percorso di ricerca sulla scrittura. L’artista, che in un lungo arco di tempo, ha esercitato anche la professione di giornalista, ha scelto d’impegnarsi in una investigazione tra parola, pittura e suono, come si è potuto vedere anche nella mostra Antologica nel 1998, intitolata “Un Segno, Un Suono, Un Sogno”, presentata nelle Sale espositive del Chiostro di Voltorre e organizzata dalla Provincia di Varese.
Diversi sono stati, in questi anni, i modi espressivi utilizzati: pittura, incisione, fotografia, installazioni.
Nella mostra che verrà presentata alla Fondazione Marazza l’attenzione si concentra sul segno e sul colore. I colori sono l’anima della forma, le parole sono il corpo del suono. Colore è vibrazione, come parola è “pneuma”e l’incontro tra poesia e pittura è la loro fusione musicale. Nella mostra vi saranno anche alcuni “Libri d’Artista” che sono già stati presentati alla Biennale del “Libro d’Artista” della Città di Cassino nel 2007.
Il lavoro di Laura Pitscheider è quasi interamente dedicato alla poesia, ed è per questo che nel 1998, in occasione di una sua esposizione personale, dedicata al poeta Yvan Goll, al Parlamento Europeo di Strasburgo, ha ricevuto le “Temoignage d’Honneur” della Unione Europea Critici d’Arte.
Ecco qui di seguito un breve testo, in accompagnamento alle opere intitolate “Il Giardino del poeta”, che bene esprimono il senso di questa quasi religiosa ricerca:
“ Se pensassimo alla parola come origine della vita,allora la vorremmo coltivare in un luogo meraviglioso,ma protetto ,occultato. E se a pensare questo fosse un pittore, per preservarla, le costruirebbe attorno un “paradiso” di carta, intessendo segni vibranti, interrotti da leggeri bagliori. Da questo nascerebbe un giardino immaginario,dove le parole potrebbero fiorire o rifiorire in luoghi sacri e inviolabili,dove il segno si fa parola, la parola colore,ed insieme poesia. Ma questi luoghi inviolabili,reclamerebbero un confine, perché laddove la vita è creazione continua, chi vi vuole accedere, o accetta di passare attraverso i luoghi dell’ombra, o accetta di osservare attraverso il velo. E’ un processo iniziatico e ogni poeta, ogni artista lo sa.
(Laura Pitscheider)
Diversi sono stati, in questi anni, i modi espressivi utilizzati: pittura, incisione, fotografia, installazioni.
Nella mostra che verrà presentata alla Fondazione Marazza l’attenzione si concentra sul segno e sul colore. I colori sono l’anima della forma, le parole sono il corpo del suono. Colore è vibrazione, come parola è “pneuma”e l’incontro tra poesia e pittura è la loro fusione musicale. Nella mostra vi saranno anche alcuni “Libri d’Artista” che sono già stati presentati alla Biennale del “Libro d’Artista” della Città di Cassino nel 2007.
Il lavoro di Laura Pitscheider è quasi interamente dedicato alla poesia, ed è per questo che nel 1998, in occasione di una sua esposizione personale, dedicata al poeta Yvan Goll, al Parlamento Europeo di Strasburgo, ha ricevuto le “Temoignage d’Honneur” della Unione Europea Critici d’Arte.
Ecco qui di seguito un breve testo, in accompagnamento alle opere intitolate “Il Giardino del poeta”, che bene esprimono il senso di questa quasi religiosa ricerca:
“ Se pensassimo alla parola come origine della vita,allora la vorremmo coltivare in un luogo meraviglioso,ma protetto ,occultato. E se a pensare questo fosse un pittore, per preservarla, le costruirebbe attorno un “paradiso” di carta, intessendo segni vibranti, interrotti da leggeri bagliori. Da questo nascerebbe un giardino immaginario,dove le parole potrebbero fiorire o rifiorire in luoghi sacri e inviolabili,dove il segno si fa parola, la parola colore,ed insieme poesia. Ma questi luoghi inviolabili,reclamerebbero un confine, perché laddove la vita è creazione continua, chi vi vuole accedere, o accetta di passare attraverso i luoghi dell’ombra, o accetta di osservare attraverso il velo. E’ un processo iniziatico e ogni poeta, ogni artista lo sa.
(Laura Pitscheider)
07
marzo 2009
Laura Pitscheider – I colori della scrittura
Dal 07 al 21 marzo 2009
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
FONDAZIONE ACHILLE MARAZZA
Borgomanero, Viale Marazza, 5, (Novara)
Borgomanero, Viale Marazza, 5, (Novara)
Orario di apertura
da martedì a giovedì 14 – 19; venerdì 9 – 12 e 14 – 19; sabato 9 – 12 e 14 – 18.
Vernissage
7 Marzo 2009, ore 16.30
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