L’esposizione, prodotta in collaborazione con il Museo Antonio Raimondi (MAR) di Lima e curata da Luis Felipe Villacorta e Carolina Orsini, conservatrice del MUDEC, ha l’obiettivo di far conoscere aspetti della vita e delle esplorazioni del naturalista milanese Antonio Raimondi (Milano 1824-San Pedro de Lloc 1890), illustre scienziato che, con il suo lascito, è considerato uno dei fondatori della raccolta etnografica del Comune di Milano, oggi conservata al MUDEC .

Antonio Raimondi ha militato nelle fila dei patrioti milanesi che si sono battuti contro il dominio austriaco nelle 5 giornate di Milano (1848), e a seguito della sconfitta patita dal moto popolare, è riparato in Perù, terra che offriva prospettive inusitate. Qui Raimondi svolse un’opera instancabile di esplorazione del paese, contribuendo in maniera sostanziale alla creazione della giovane repubblica peruviana, a svelarne al mondo le risorse, a formare una nuova generazione di scienziati. Inoltre si batté fino al suo ultimo giorno di vita per lo sviluppo delle popolazioni native. Per tutte queste ragione l’illustre scienziato è considerato un padre della patria di questo paese andino. L’esposizione ha come obiettivo far conoscere anche in Italia la figura di questo incredibile personaggio. Si tratta della prima esposizione di un programma più ampio di mostre dedicate agli esploratori italiani meno noti, tra le fila dei quali si annoverano personaggi conosciutissimi all’estero e poco valorizzati nel nostro paese.
Iniziando dal periodo di formazione di Antonio Raimondi in Italia, la mostra ne ripercorre le vicende attraverso 6 sezioni: il lungo viaggio verso le Americhe, le sue 19 missioni di esplorazione che lo portarono a percorrere oltre 45.000 chilometri a piedi, a dorso di mulo e in canoa, con il fine di costruire, come fece, una moderna e scientifica rappresentazione cartografica del paese, oltre che a catalogarne l’incredibile diversità biologica (oggi, in Perù, si trova il 90% della biodiversità del mondo) e culturale. Le ultime sezioni sono dedicate alla fortuna del suo lavoro scientifico a livello internazionale. Lo spirito e l’opera di Antonio Raimondi sono per il MUDEC fonte di continua ispirazione, nel solco della quale il museo effettua ogni anno due campi di ricerca archeologica ed etnografica in Sudamerica.

Il percorso narrativo della mostra è illustrato da reperti originali di diversa natura, dipinti, mappe, oggetti archeologici e di storia naturale e da una installazione multimediale. I reperti provengono dal Museo “Antonio Raimondi di Lima”, dal Museo Nazionale Etnografico e Preistorico “L. Pigorini” di Roma, dal Museo del Risorgimento di Milano, dal Capitolo Metropolitano di Milano oltre che dal Museo di Storia Naturale di Milano e dal MUDEC.