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Le Macchine della Meraviglia. Lanterne magiche e film dipinto. 400 anni di cinema
Un suggestivo racconto per immagini sulla lanterna magica e i suoi legami con il cinema e con l’arte d’avanguardia: accanto a rari vetri del Settecento e dell’Ottocento, sono presentati film di cineasti che hanno reso omaggio al progenitore della macchina cinematografica e alcune opere e installazioni di importanti artisti contemporanei, come Anthony McCall, Ugo Nespolo e Bill Viola, che a esso si sono ispirati o che ne rievocano le immagini.
Comunicato stampa
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Un suggestivo racconto per immagini sulla lanterna magica e i suoi legami con il cinema e con l’arte d’avanguardia: accanto a rari vetri del Settecento e dell’Ottocento, sono presentati film di cineasti che hanno reso omaggio al progenitore della macchina cinematografica e alcune opere e installazioni di importanti artisti contemporanei, come Anthony McCall, Ugo Nespolo e Bill Viola, che a esso si sono ispirati o che ne rievocano le immagini.
La mostra offre l’opportunità di ammirare le più belle collezioni al mondo di vetri per lanterna magica, provenienti dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, dalla Cinémathèque française di Parigi e da altri importanti istituzioni e collezionisti. Per oltre tre secoli ogni sorta di soggetto è stato illuminato dalla lanterna magica, il meraviglioso strumento ottico inventato nel 1659 dall’astronomo olandese Christiaan Huygens, che permise, per la prima volta nella storia dell’umanità, di proiettare su uno schermo immagini fisse e animate.
La lanterna magica spaventava, stupiva, divertiva ma al contempo era anche un potente mezzo educativo e divulgativo. Le sue proiezioni luminose hanno influenzato i primi cineasti della storia del cinema (i fratelli Lumière, Georges Méliès, Ferdinand Zecca e Segundo de Chomón), per poi incantare autori classici (come François Truffaut, Ingmar Bergman e Federico Fellini) e rivivere nei fotogrammi dipinti del cinema sperimentale di ieri e di oggi (Len Lye, Norman McLaren, Stan Brakhage, Luigi Veronesi, Cioni Carpi e altri ancora).
La mostra è suddivisa in dieci sezioni tematiche, la prima delle quali dedicata alla tradizione della lanterna magica in casa Bracci Testasecca: dalla seconda metà dell’Ottocento sino ai giorni nostri lo spettacolo è proseguito immutato e ha superato indenne l’avvento del cinema, della televisione e dell’immagine elettronica.
Dopo il successo parigino, l’esposizione giunge ampliata e modificata per il pubblico italiano nella prestigiosa sede della Reggia di Venaria ed è accompagnata da numerosi eventi e attività collaterali: una rassegna di spettacoli di lanterna magica realizzati dai più rinomati “lanternisti”, un ciclo di proiezioni e workshop organizzati dal Museo Nazionale del Cinema e dal DAMS dell’Università di Torino sul cinema d’avanguardia e sperimentale, un omaggio al cinema d’animazione italiano contemporaneo, con particolare riferimento alla tecnica della pittura diretta su pellicola.
La mostra offre l’opportunità di ammirare le più belle collezioni al mondo di vetri per lanterna magica, provenienti dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, dalla Cinémathèque française di Parigi e da altri importanti istituzioni e collezionisti. Per oltre tre secoli ogni sorta di soggetto è stato illuminato dalla lanterna magica, il meraviglioso strumento ottico inventato nel 1659 dall’astronomo olandese Christiaan Huygens, che permise, per la prima volta nella storia dell’umanità, di proiettare su uno schermo immagini fisse e animate.
La lanterna magica spaventava, stupiva, divertiva ma al contempo era anche un potente mezzo educativo e divulgativo. Le sue proiezioni luminose hanno influenzato i primi cineasti della storia del cinema (i fratelli Lumière, Georges Méliès, Ferdinand Zecca e Segundo de Chomón), per poi incantare autori classici (come François Truffaut, Ingmar Bergman e Federico Fellini) e rivivere nei fotogrammi dipinti del cinema sperimentale di ieri e di oggi (Len Lye, Norman McLaren, Stan Brakhage, Luigi Veronesi, Cioni Carpi e altri ancora).
La mostra è suddivisa in dieci sezioni tematiche, la prima delle quali dedicata alla tradizione della lanterna magica in casa Bracci Testasecca: dalla seconda metà dell’Ottocento sino ai giorni nostri lo spettacolo è proseguito immutato e ha superato indenne l’avvento del cinema, della televisione e dell’immagine elettronica.
Dopo il successo parigino, l’esposizione giunge ampliata e modificata per il pubblico italiano nella prestigiosa sede della Reggia di Venaria ed è accompagnata da numerosi eventi e attività collaterali: una rassegna di spettacoli di lanterna magica realizzati dai più rinomati “lanternisti”, un ciclo di proiezioni e workshop organizzati dal Museo Nazionale del Cinema e dal DAMS dell’Università di Torino sul cinema d’avanguardia e sperimentale, un omaggio al cinema d’animazione italiano contemporaneo, con particolare riferimento alla tecnica della pittura diretta su pellicola.
20
luglio 2010
Le Macchine della Meraviglia. Lanterne magiche e film dipinto. 400 anni di cinema
Dal 20 luglio 2010 al 09 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
REGGIA
Venaria Reale, Piazza Della Repubblica, 4, (Torino)
Venaria Reale, Piazza Della Repubblica, 4, (Torino)
Biglietti
il biglietto per la Mostra consente anche l’ingresso ai Giardini Intero: € 10,00
Ridotto: € 7,00 (over 65, under 18)
Gruppi: € 7,00 (minimo 12 e massimo 25 persone)
Scuole: € 5,00 (minimo 15 studenti con ingresso gratuito per 1 insegnante ogni 15 studenti)
Gratuito: minori di 12 anni, con accompagnatore adulto Ingresso consentito con Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card.
Orario di apertura
Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 9 - 17
Sabato: 9 - 21.30
Domenica e festivi: 9 - 20
Lunedì: chiuso La Venaria Reale sarà aperta anche venerdì 24 (dalle ore 9 alle 17), domenica 26 (dalle ore 9 alle 20), venerdì 31 dicembre 2010 (dalle ore 9 alle 17), sabato 1° gennaio (dalle ore 11 alle 21.30) e giovedì 6 gennaio 2001 (dalle ore 9 alle 20) con ingressi consentiti fino ad un'ora prima
Vernissage
20 Luglio 2010, ore 11 per la stampa
Autore
Curatore