“Le Manifestazioni Gemelle” è la mostra/evento con la quale i Bahá’í di Potenza hanno inteso celebrare il Bicentenario della Nascita di Bahá’u’lláh (1817-2017). Essa si compone di dipinti di Maria Ditaranto, di fotografie di Karmil Cardone e di un’opera multipla, ritoccata a mano, di Bruno Ceccobelli. Il tema conduttore di questa esposizione sono le Manifestazioni divine, intese come le “Sorgenti Mattutine” dell’ispirazione celestiale e come i “Depositari della Fede” in Dio. Esse sono gli Archetipi della Struttura Superna del Creato come sosteneva lo scrittore Bahá’í, Hasan Balyuzi per il quale la visione delle Manifestazioni di Dio non è limitata dal tempo e dallo spazio. Essa abbraccia il futuro, come il passato. Maria Ditaranto ha trattato questo tema con grande delicatezza di toni espressivi e con profonda leggiadria spirituale, incentrando la sua riflessione creativa sulla bellezza del corpo delle donne e degli uomini: espressioni di un Dio Creatore che li plasmò a Sua immagine e somiglianza. Tra gli individui e il loro Artefice universale, s’intercala il Verbo di Dio: la Parola Creatrice che si fa pensiero costruttivo e che costruisce nuove civiltà. Gli Insegnamenti di Bahá’u’lláh sono descritti da Maria Ditaranto con il garbo, con la grazia e con la padronanza di chi ha la piena consapevolezza che le Lodi più alte che la mano d’artista può esprimere, o che lingua umana può pronunciare, o che la penna dello scrittore può descrivere - parafrasando Bahá’u’lláh – sono prodotti di una “mente finita” che tenta, in ogni caso, lo slancio verso l’Assolutezza del Creato. Maria Ditaranto ha esaltato alcuni dei valori che contraddistinguono una civiltà che aspiri a essere in continuo progresso, attraverso l’armonia tra le razze, la parità dei diritti tra uomo e donna, l’unità dei credenti e l’Essenza unica del Verbo di Dio. Principi, questi che nelle fotografie di Karmil Cardone assumono i connotati che sono propri della mente e del cuore, dell’intelligenza e della coscienza, dello spirito e dell’anima; intesi quali chiavi per la soluzione di tutti i problemi dell’umanità. Chiavi con le quali Bahá’u’lláh aprì a una nuova visione di pace, secondo quanto è stato attribuito a Lui dallo scrittore russo, Leone Tolstoj. Nell’opera di Bruno Ceccobelli, la Parola Rivelata della Manifestazione di Dio per quest’Era, costituisce una sorta di “nicchia semantica” che accoglie il viso umano.  Una visione, quella di Bruno Ceccobelli antropocentrica e antroposofica quanto le sonorità espresse da Mario Lino Stancati (chitarra classica) e da Maria Todaro (voce) a fare da “corona musicale” del vernissage della mostra/ evento potentina sul Bicentenario della Nascita di Bahá’u’lláh.

Il 23 novembre 2017 in occasione del finissage della mostra/evento intitolata "Le Manifestazioni Gemelle" (dedicata al Bicentenario della Nascita di Bahá'u'lláh) si svolgeranno nei locali della Galleria Idearte, di Via Londra 75, a Potenza: sia una performance dell'artista Vito Palladino, sulle nazioni incontrano la Pace, e sia un incontro/dibattito sul tema "La bellezza collaterale" a cura della Associazione di Promozione Sociale "Battiti Essenziali" in collaborazione con l'Associazione Sefora Cardone Onlus. Inizio ore 18,00. Sono previsti gli interventi di Cecilia Gioia, psicologa; di Fabio Baldissara, presidente di "Battiti Essenziali" e di un giornalista/referente della Associazione Sefora Cardone Onlus.