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Le Metamorfosi
tre giorni di performance ed arte al Deposito Bulk
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le Metamorfosi
Altri orizzonti mutanti
L.S.O.A. DEPOSITO BULK
Via Nicolini, 36 - Milano
14-15-16 aprile 2005
L’australiano/cipriota Stelarc, tra i più noti esponenti internazionali della body art, le marionette estreme del Teatro Disumano di Bologna, il fabbro Tana e i suoi insetti saldati, Shake edizioni, Torazine e molto altro: tre giorni costantemente mutevoli tra carne e metallo, appendimenti, sospensioni, riciclo, sperimentazioni sul corpo e metamorfosi. Al Deposito Bulk di Milano, dal 14 al 16 aprile 2005.
“Il corpo è la prigione dell’anima”
Pitagora di Samo, IV secolo a.C.
“(...)Il che non sembrerà affatto strano a coloro che, sapendo quanti diversi automi, o macchine semoventi, può costruire l’industria degli uomini, senza impiegarvi che pochissimi mezzi,in confronto della grande moltitudine delle ossa, dei muscoli, dei nervi, delle arterie, delle vene, considereranno questo corpo come una macchina che è incomparabilmente meglio ordinata, ed ha in sé dei movimenti più ammirevoli, che non ciascuna di quelle che posson essere inventate dagli uomini.”
Renè Descartes, “Discorso sul Metodo”, Parte V, 1637
“Alla base della cosiddetta Body Art c’è la necessità inappagata di un amore che si estenda illimitatamente nel tempo, il bisogno d’essere amati comunque, per quello che si è e per quello che si vorrebbe essere. L’aggressività che contraddistingue tutte queste azioni– eventi, montaggi di sequenze fotografiche, performance – nasce proprio da questo amore non corrisposto.”
Lea Vergine, “Body Art e storie simili – il corpo come linguaggio”, ed. Skira
L’inevitabile metamorfosi dell’essere umano, addormentato su comodità telematiche e meccaniche: è il tema di questa “ tre giorni” del Deposito Bulk di Milano. Tre giorni nei quali si vuole fare una sintesi: dai primi approcci tra carne e metallo con performance di appendimenti e sospensioni, all’ estremizzazione dei rapporti con i macchinari senza i quali saremmo perduti, per arrivare ad una rottura formale delle imposizioni dell’utilizzo dei macchinari con l’arte di riciclo.
Quando Gregor Samsa si alza dal letto, una mattina di un giorno qualunque, il suo corpo brulica di braccine pelose, il suo addome riluccica, la schiena è curva. È il sogno – inquietante – di un radicale cambiamento del proprio corpo in insetto, un incubo reale di una trasformazione non voluta in parassita, per colpe originarie, per il bene della comunità. Ma è anche il segno di un dramma collettivo e struggente di un secolo, il Novecento, cominciato nel modo peggiore, e finito, se possibile, peggio. Scocca però l’orologio del secolo nuovo, forse non più breve, celebrato ancora prima di nascere come il tempo delle ricostruzioni, del mondo liberato, della fine delle angosce epocali, della funzione salvifica delle tecnologie, delle medicine, delle macchine.
E’ un illusione? I primi anni di vita di questo ventunesimo secolo non regalano segnali confortanti, e, a chi domanda tranquillità, fine delle paure, fine delle guerre, i giorni “nuovi” rispondono con superbia e disillusione lasciandoci sgomenti. E’ allora naturale che la linea d’inquietudine dei tempi passati non si arresti, ma che anzi trovi altre risposte, altre possibili soluzioni, altri echi. E’ allora naturale che il sogno si fermi prima ancora d’incominciare, e che chi quel sogno dovrebbe farlo volare alto – l’arte – scelga la strada più difficile, e si confronti con il mondo, con il dolore, con i tormenti. Decenni di forme artistiche attorcigliate intorno all’uso del proprio corpo – in modo feroce, in modo oggettivo, in modo potente - , inteso come unico strumento di espressione possibile, del proprio male di vivere, ci indicano proprio questo.
Ci si distrugge, perché nel mondo si distrugge. Ci si ferisce, perché il mondo ferisce.
Ci si trasforma, perché il mondo si conserva.
Programma
*Giovedì 14 aprile dalle 15.00
·Workshop mutante con Tana – saldature artistiche
·Workshop con Re-load, libera rete
·Spazio espositivo con mostra di video e foto "MODIFICAZIONI DEL CORPO
TRIBALI"-"FACHIRISMO RITUALE" a cura di Zona Alterazione Corpo
·Infoshop e piccola libreria con Shake Edizioni
·Ore 23: Sul palco salgono i dj Inesha (FAST4FWR) – dj Borrelli (ALIEN
ARMY) Elettro break beat + B_TEAM special guest
*Venerdì 15 aprile dalle 15.00
·Workshop mutante con Tana– saldature artistiche
·Workshop con Re-load
·Spazio espositivo con mostra di video e foto "MODIFICAZIONI DEL CORPO
TRIBALI"-"FACHIRISMO RITUALE" a cura di Zona Alterazione Corpo
·Infoshop e piccola libreria con Shake Edizioni
·Ore 23: Concerto- spettacolo- performance del Teatro Disumano a seguire
intrattenimenti musicali con Sixfigurenigga
*Sabato 16 aprile dalle 15.00
·Workshop mutante con Tana – saldature artistiche
·Workshop con Re-load
·Spazio espositivo con mostra di video e foto "MODIFICAZIONI DEL CORPO
TRIBALI"-"FACHIRISMO RITUALE" a cura di Zona Alterazione Corpo
·Infoshop e piccola libreria con Shake Edizioni
.Ore 16:Conferenza con l'Associazione Cometa "RICERCA E SVILUPPO CURA PER
LE MALATTTIE METABOLICHE"
·Ore 18: Conferenza di Stelarc. Proiezioni di video, dibattiti e
presentazione dei suoi progetti
·Ore 23: Concerto tecnopunk con i Killa Nation + Nomoredogs –teknobreakbit
+ Quirex black d.
·Ore 02: Performance di fachirismo/body arte a cura di Zona Alterazione Corpo
Sempre attiva durante l’evento sarà la GIGABOT ARENA: uno spazio grande
quanto un ring dove ci si potrà sfidare ad un combattimento virtuale fra
robot dalle lunghe braccia costruiti dalla MUTOID WASTE COMPANY!!!
Tutti i tre giorni saranno aperti a tempo pieno il bar e una piccola
cucina. La programmazione potrà subire piccole variazioni.
STELARC
Inutile nasconderlo: Stelac è la punta di diamante di questa tre giorni e l’attesa è davvero alta per la presenza di un gigante della body art nonché vero anticipatore di molte tematiche legate al mondo del rapporto fra uomo e macchina. Il Deposito Bulk accoglierà l’artista australiano fornendogli il necessario supporto tecnico – schermi, videoproiettori – per poter tenere una conferenza dall’alto valore scientifico in merito al sistema delle stimolazioni muscolari nel corpo umano: tramite l’uso di macchinari da lui stesso ideati, il “professor” Stelarc ci introdurrà in quel mondo di biomeccanica a cui ha dedicato gran parte della sua vita.
Non mancherà l’occasione di un dibattito interessante e competente, oltre alla visione del lavoro completo dell’artista-scienziato austrialiano tramite proiezioni di video e fotografie.
Ma chi è questo Stelarc?
Per chi non lo conoscesse, ecco un suo breve profilo.
Di estremo interesse scientifico, il suo lavoro non è privo di teatralità. Due delle sue più famose raffigurazioni furono le sospensioni in quota: riallacciandosi al misticismo tribale di natura indiana, riuscì a trovare quell’equilibrio fra corpo e mente che gli permise di restare appeso a dei ganci di ferro, infilati in vari punti del corpo, ad una gru da cantiere.
Oggi Stelarc ha abbandonato quel misticismo legato ad arcaici richiami quali la danza del Sole o il fachirismo e si dedica alla costruzione di veri e propri studi di cibernetica che porta avanti già da dagli anni Settanta. E’ fermamente convinto che la strada dell’ibridazione uomo macchina sia di estrema utilità per il genere umano. Appassionato discepolo di Mc Luhan, riconosce il divenire ed il trasformarsi della società attraverso i media e l’informatica, laddove il corpo e le sue funzioni sono accelerate con l’ausilio di biotecnologie e della scienza in generale.
Oltre a modificare il proprio corpo con aggiunte cibernetiche, Stelarc ne ha trasportato le fattezze sul computer creando l’Avatar, una riproduzione tridimensionale del corpo con sensori che ne registrano i movimenti.
Stelarc è anche autore del Movatar, dove il processo è inverso: una struttura in 3D permette di manipolare il corpo umano; si possono registrare sensazioni tattili e farle riprovare a distanza di tempo tramite elettrodi collegati alla muscolatura.
TEATRO DISUMANO
Il Teatro estremo delle marionette, di formazione variabile per numero e membri, nasce nel Capodanno 2002/03 a Bologna, al Livello 57, ed ha poi operato in vari luoghi underground della scena europea. Si alternano fra loro teatranti, musicisti elettronici e videomaker. Nei loro spettacoli mettono in scena marionette costruite con materiali di scarto che vengono controllate con tute da mimo direttamente collegate a cavi e carrucole, che si muovono a tempo di musica. Affondano a piene mani nell’arte del riciclo , scompongono macchinari e carrozzerie per riadattarle a propria immagine e somiglianza. Di estremo impatto per dimensioni e fattezze umane, le marionette di Teatro Disumano affascinano da anni avventori ed amanti del teatro sperimentale, in un interazione tra palco e pubblico dalle fattezze classiche, non rinunciano però ad esperienze di arte totale .
TANA
Tana è da anni impegnato nella costruzione mutante di mostri, insetti giganti, macchine automatiche, tutte composte e costruite da materiali di riciclo, sapientemente saldati, riadattati, ricostruiti da questo fabbro del nuovo secolo.
Collabora da anni con forme di arte totale quale v.a.l.i.s. un’esperienza interattiva che sfida corpo umano e nuove tecnologie di comunicazione. Non manca nel suo curriculum del teatro per bambini intriso di significati ecologiciche prendono spunto dalle pratiche artistiche che derivano dalla mutoid waste company. Del riciclo un arte del rottame una meraviglia in grado di affascinare grandi e piccoli trasportandoli in un mondo altrodi interazione e performance.
Dalla fine del 2004 conduce un laboratorio di saldature artistiche aperte al pubblico e per l’occasione di questa tre giorni concluderà un workshop iniziato lo scorso inverno e dedicato alle grandi dimensioni. Ovviamente al laboratorio può partecipare chiunque lo voglia e, salvo qualche piccola spesa per l’acquisto di materiali, la partecipazione sarà gratuita.
Altri orizzonti mutanti
L.S.O.A. DEPOSITO BULK
Via Nicolini, 36 - Milano
14-15-16 aprile 2005
L’australiano/cipriota Stelarc, tra i più noti esponenti internazionali della body art, le marionette estreme del Teatro Disumano di Bologna, il fabbro Tana e i suoi insetti saldati, Shake edizioni, Torazine e molto altro: tre giorni costantemente mutevoli tra carne e metallo, appendimenti, sospensioni, riciclo, sperimentazioni sul corpo e metamorfosi. Al Deposito Bulk di Milano, dal 14 al 16 aprile 2005.
“Il corpo è la prigione dell’anima”
Pitagora di Samo, IV secolo a.C.
“(...)Il che non sembrerà affatto strano a coloro che, sapendo quanti diversi automi, o macchine semoventi, può costruire l’industria degli uomini, senza impiegarvi che pochissimi mezzi,in confronto della grande moltitudine delle ossa, dei muscoli, dei nervi, delle arterie, delle vene, considereranno questo corpo come una macchina che è incomparabilmente meglio ordinata, ed ha in sé dei movimenti più ammirevoli, che non ciascuna di quelle che posson essere inventate dagli uomini.”
Renè Descartes, “Discorso sul Metodo”, Parte V, 1637
“Alla base della cosiddetta Body Art c’è la necessità inappagata di un amore che si estenda illimitatamente nel tempo, il bisogno d’essere amati comunque, per quello che si è e per quello che si vorrebbe essere. L’aggressività che contraddistingue tutte queste azioni– eventi, montaggi di sequenze fotografiche, performance – nasce proprio da questo amore non corrisposto.”
Lea Vergine, “Body Art e storie simili – il corpo come linguaggio”, ed. Skira
L’inevitabile metamorfosi dell’essere umano, addormentato su comodità telematiche e meccaniche: è il tema di questa “ tre giorni” del Deposito Bulk di Milano. Tre giorni nei quali si vuole fare una sintesi: dai primi approcci tra carne e metallo con performance di appendimenti e sospensioni, all’ estremizzazione dei rapporti con i macchinari senza i quali saremmo perduti, per arrivare ad una rottura formale delle imposizioni dell’utilizzo dei macchinari con l’arte di riciclo.
Quando Gregor Samsa si alza dal letto, una mattina di un giorno qualunque, il suo corpo brulica di braccine pelose, il suo addome riluccica, la schiena è curva. È il sogno – inquietante – di un radicale cambiamento del proprio corpo in insetto, un incubo reale di una trasformazione non voluta in parassita, per colpe originarie, per il bene della comunità. Ma è anche il segno di un dramma collettivo e struggente di un secolo, il Novecento, cominciato nel modo peggiore, e finito, se possibile, peggio. Scocca però l’orologio del secolo nuovo, forse non più breve, celebrato ancora prima di nascere come il tempo delle ricostruzioni, del mondo liberato, della fine delle angosce epocali, della funzione salvifica delle tecnologie, delle medicine, delle macchine.
E’ un illusione? I primi anni di vita di questo ventunesimo secolo non regalano segnali confortanti, e, a chi domanda tranquillità, fine delle paure, fine delle guerre, i giorni “nuovi” rispondono con superbia e disillusione lasciandoci sgomenti. E’ allora naturale che la linea d’inquietudine dei tempi passati non si arresti, ma che anzi trovi altre risposte, altre possibili soluzioni, altri echi. E’ allora naturale che il sogno si fermi prima ancora d’incominciare, e che chi quel sogno dovrebbe farlo volare alto – l’arte – scelga la strada più difficile, e si confronti con il mondo, con il dolore, con i tormenti. Decenni di forme artistiche attorcigliate intorno all’uso del proprio corpo – in modo feroce, in modo oggettivo, in modo potente - , inteso come unico strumento di espressione possibile, del proprio male di vivere, ci indicano proprio questo.
Ci si distrugge, perché nel mondo si distrugge. Ci si ferisce, perché il mondo ferisce.
Ci si trasforma, perché il mondo si conserva.
Programma
*Giovedì 14 aprile dalle 15.00
·Workshop mutante con Tana – saldature artistiche
·Workshop con Re-load, libera rete
·Spazio espositivo con mostra di video e foto "MODIFICAZIONI DEL CORPO
TRIBALI"-"FACHIRISMO RITUALE" a cura di Zona Alterazione Corpo
·Infoshop e piccola libreria con Shake Edizioni
·Ore 23: Sul palco salgono i dj Inesha (FAST4FWR) – dj Borrelli (ALIEN
ARMY) Elettro break beat + B_TEAM special guest
*Venerdì 15 aprile dalle 15.00
·Workshop mutante con Tana– saldature artistiche
·Workshop con Re-load
·Spazio espositivo con mostra di video e foto "MODIFICAZIONI DEL CORPO
TRIBALI"-"FACHIRISMO RITUALE" a cura di Zona Alterazione Corpo
·Infoshop e piccola libreria con Shake Edizioni
·Ore 23: Concerto- spettacolo- performance del Teatro Disumano a seguire
intrattenimenti musicali con Sixfigurenigga
*Sabato 16 aprile dalle 15.00
·Workshop mutante con Tana – saldature artistiche
·Workshop con Re-load
·Spazio espositivo con mostra di video e foto "MODIFICAZIONI DEL CORPO
TRIBALI"-"FACHIRISMO RITUALE" a cura di Zona Alterazione Corpo
·Infoshop e piccola libreria con Shake Edizioni
.Ore 16:Conferenza con l'Associazione Cometa "RICERCA E SVILUPPO CURA PER
LE MALATTTIE METABOLICHE"
·Ore 18: Conferenza di Stelarc. Proiezioni di video, dibattiti e
presentazione dei suoi progetti
·Ore 23: Concerto tecnopunk con i Killa Nation + Nomoredogs –teknobreakbit
+ Quirex black d.
·Ore 02: Performance di fachirismo/body arte a cura di Zona Alterazione Corpo
Sempre attiva durante l’evento sarà la GIGABOT ARENA: uno spazio grande
quanto un ring dove ci si potrà sfidare ad un combattimento virtuale fra
robot dalle lunghe braccia costruiti dalla MUTOID WASTE COMPANY!!!
Tutti i tre giorni saranno aperti a tempo pieno il bar e una piccola
cucina. La programmazione potrà subire piccole variazioni.
STELARC
Inutile nasconderlo: Stelac è la punta di diamante di questa tre giorni e l’attesa è davvero alta per la presenza di un gigante della body art nonché vero anticipatore di molte tematiche legate al mondo del rapporto fra uomo e macchina. Il Deposito Bulk accoglierà l’artista australiano fornendogli il necessario supporto tecnico – schermi, videoproiettori – per poter tenere una conferenza dall’alto valore scientifico in merito al sistema delle stimolazioni muscolari nel corpo umano: tramite l’uso di macchinari da lui stesso ideati, il “professor” Stelarc ci introdurrà in quel mondo di biomeccanica a cui ha dedicato gran parte della sua vita.
Non mancherà l’occasione di un dibattito interessante e competente, oltre alla visione del lavoro completo dell’artista-scienziato austrialiano tramite proiezioni di video e fotografie.
Ma chi è questo Stelarc?
Per chi non lo conoscesse, ecco un suo breve profilo.
Di estremo interesse scientifico, il suo lavoro non è privo di teatralità. Due delle sue più famose raffigurazioni furono le sospensioni in quota: riallacciandosi al misticismo tribale di natura indiana, riuscì a trovare quell’equilibrio fra corpo e mente che gli permise di restare appeso a dei ganci di ferro, infilati in vari punti del corpo, ad una gru da cantiere.
Oggi Stelarc ha abbandonato quel misticismo legato ad arcaici richiami quali la danza del Sole o il fachirismo e si dedica alla costruzione di veri e propri studi di cibernetica che porta avanti già da dagli anni Settanta. E’ fermamente convinto che la strada dell’ibridazione uomo macchina sia di estrema utilità per il genere umano. Appassionato discepolo di Mc Luhan, riconosce il divenire ed il trasformarsi della società attraverso i media e l’informatica, laddove il corpo e le sue funzioni sono accelerate con l’ausilio di biotecnologie e della scienza in generale.
Oltre a modificare il proprio corpo con aggiunte cibernetiche, Stelarc ne ha trasportato le fattezze sul computer creando l’Avatar, una riproduzione tridimensionale del corpo con sensori che ne registrano i movimenti.
Stelarc è anche autore del Movatar, dove il processo è inverso: una struttura in 3D permette di manipolare il corpo umano; si possono registrare sensazioni tattili e farle riprovare a distanza di tempo tramite elettrodi collegati alla muscolatura.
TEATRO DISUMANO
Il Teatro estremo delle marionette, di formazione variabile per numero e membri, nasce nel Capodanno 2002/03 a Bologna, al Livello 57, ed ha poi operato in vari luoghi underground della scena europea. Si alternano fra loro teatranti, musicisti elettronici e videomaker. Nei loro spettacoli mettono in scena marionette costruite con materiali di scarto che vengono controllate con tute da mimo direttamente collegate a cavi e carrucole, che si muovono a tempo di musica. Affondano a piene mani nell’arte del riciclo , scompongono macchinari e carrozzerie per riadattarle a propria immagine e somiglianza. Di estremo impatto per dimensioni e fattezze umane, le marionette di Teatro Disumano affascinano da anni avventori ed amanti del teatro sperimentale, in un interazione tra palco e pubblico dalle fattezze classiche, non rinunciano però ad esperienze di arte totale .
TANA
Tana è da anni impegnato nella costruzione mutante di mostri, insetti giganti, macchine automatiche, tutte composte e costruite da materiali di riciclo, sapientemente saldati, riadattati, ricostruiti da questo fabbro del nuovo secolo.
Collabora da anni con forme di arte totale quale v.a.l.i.s. un’esperienza interattiva che sfida corpo umano e nuove tecnologie di comunicazione. Non manca nel suo curriculum del teatro per bambini intriso di significati ecologiciche prendono spunto dalle pratiche artistiche che derivano dalla mutoid waste company. Del riciclo un arte del rottame una meraviglia in grado di affascinare grandi e piccoli trasportandoli in un mondo altrodi interazione e performance.
Dalla fine del 2004 conduce un laboratorio di saldature artistiche aperte al pubblico e per l’occasione di questa tre giorni concluderà un workshop iniziato lo scorso inverno e dedicato alle grandi dimensioni. Ovviamente al laboratorio può partecipare chiunque lo voglia e, salvo qualche piccola spesa per l’acquisto di materiali, la partecipazione sarà gratuita.
14
aprile 2005
Le Metamorfosi
Dal 14 al 16 aprile 2005
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
L.S.O.A. DEPOSITO BULK
Milano, Via Giovanni Battista Niccolini, 36, (Milano)
Milano, Via Giovanni Battista Niccolini, 36, (Milano)
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