S’interroga, lascia aperti i dubbi, ma anche mostra, con gentile delicatezza neo-decó, dall’intrigante ritmo pop, l’esito paradossale e le contraddizioni della questione socio-giuridica delle “Quote Rosa”.
Marusca Ricciardi, artista volterrana, impegnata e attenta alle urgenze sociali della sua epoca, restituisce, nella mostra personale in corso fino al 27 giugno 2014 nello spazio ibrido di arte e gusto, “VolaTerrA”, in via Giusto Turazza a Volterra (PI), il teatro di genere del Sé femminile in eleganti bacheche bianche dove è prigioniera, in una solitaria danza reiterata, la donna dall’identità oscillante, ambigua e indefinita, del contemporaneo.
In una forma espressiva tanto accattivante, quanto drammatica, le silhouette sono sdoppiate: gradevoli nelle forme e nelle cromie, ma fragili come la materia da cui sono costituite: leggeri supporti cartacei per i contorni di una riflessione acuta su una condizione di disincanto, solitudine, vuoto e disagio.
Nella compresenza di gonne e pantaloni, nella scenografia di colori e non-colori, si alleggeriscono i toni, ma resta l’impossibili disarmante, di uscire da una rischiarata, ma antica scena, recitata nei non-luoghi dell’essere, sul quel confine labile fra soggetto e oggetto.
Info: VolaTerrA 0588 88765, info@volaterra.it, http://volaterra.it.
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 20.



Elena Capone
Ufficio stampa