La Libreria Il Triskele di Piacenza ospita dal 4 aprile al 2 maggio 2009 un¹esposizione organizzata assieme alla Galleria d¹Arte Wonderful Tarot di Bologna.

La mostra, curata dallo storico dell¹arte Giordano Berti, riunisce opere di 12 artisti contemporanei, non solo donne, che esprimono una personale visione del femminile sacro e delle sue infinite manifestazioni: misteri senza tempo ma sempre attuali. È una mostra di impostazione figurativa in cui si mescolano suggestioni simboliste, visioni surrealiste e fascinazioni romantiche.

Tra gli artisti più noti al grande pubblico spiccano i nomi di Ferenc Pinter (mitico autore delle copertine Oscar Mondadori, scomparso nel 2008), Sergio Toppi (monumento vivente del fumetto d¹autore italiano), Elisabetta Trevisan (pittrice di sensibilità romantica), Antonella Castelli (autrice di gusto art nouveau). Non sono meno significativi gli altri autori: Giorgio Trevisan, Marco Nizzoli, Atanas Atanassov e Iassen Ghiuselev, Andrea Serio, Paolo Martinello, Patrizio Evangelisti, Francesco Ciampi.

Filo conduttore, la donna, vista non come persona fisica ma in quanto archetipo universale di una dimensione sacra dell¹esistenza. È nel grembo materno che nasce la vita umana. Il seno femminile è la prima fonte di nutrimento. Lo sguardo della madre dona amore e comprensione.

In queste "icone della femminilità" generate dalla sensibilità moderna emerge l'eco di figure ancestrali. La Terra Madre, la Grande Dea e l'infinita schiera di Signore del Cielo: Artemide, Venere, Iside, Ishtar, Sirio... In loro si ritrova la memoria del culto della Madre celeste, la Vergine Maria, i misteri cabbalistici della Shekinah e quelli alchimistici dell¹Anima Mundi. Tra un dipinto e l¹altro risuonano i versi che i poeti del Dolce stil novo dedicarono alle ³donne angelicate² e tramandarono ai pittori preraffaeliti.

Risorge la visione simbolista, sempre attuale, del potere incantatorio femminile: tenebrose sciamane, sensuali donne-sirena, sovrane dal fascino conturbante, enigmatiche entità, sbiadite apparizioni di sogni idialliaci, sublimi eresie d¹amore, angeliche perversioni, muse celestiali, ancelle divine, eteree melodie che attraversano il cielo e la terra.

Una mostra seducente, quindi, non solo per il tema che affronta ma ancor più per la qualità delle opere esposte, che per un attimo fanno dimenticare le angosce espressioniste, i deliri astrattisti e gli esperimenti informali, portando l¹osservatore in una dimensione dominata da un sogno di pura Bellezza.