"Breton ha incarnato il più bel sogno di giovinezza di un momento del mondo" (Duchamp)

"Le vie del surreale", il titolo della collettiva sul surrealismo odierno, che si aprirà il 3 ottobre prossimo presso la Galleria20, giustifica la pluralità
creativa che ha attraversato il movimento storico e la vitalità espressiva che in seguito i gruppi, sparsi a livello internazionale, hanno continuato a
manifestare continuando ad attivarsi e ad alimentare nuovi rivoli fiorenti e diversificati fino ad arrivare all'oggi. Se infatti il Novecento ha segnato
il termine del periodo delle avanguardie, il nuovo millennio ha visto consolidarsi nell'area ceca e slovacca dei filoni surrealisti attivi e particolari così
come è successo in Gran Bretagna e in Giappone (tra i principali paesi). In mostra abbiamo esempi pittorici che testimoniano l'area surreale ceca,
radicata nelle proprie tradizioni. Un apporto fondamentale il surrealismo lo ha riversato nel suo costante stimolo innovatore volto a dare ossigeno
all'uomo "ingessato" dei nostri tempi, a spingere verso una migliore conoscenza di sè, premessa per il cambiamento sociale. Anche negli artisti di
oggi si legge tra i segni dell'inusuale, del poetico, della fantasia onirica, una vena ironica, bonaria o grottesca. Il distacco dalla mera risposta politica
fu ben presto una risposta chiara del Surrealismo: cambia te stesso se vuoi cambiare nel sociale. E' una risposta artistica che si prolunga
in modo rassicurante nelle pitture attuali. Questa mostra porta i positivi segni di questa aura. La radicale difesa dei diritti delle donne,
l'atmosfera aperta, e il pensiero libero dalle pastoie soffocanti della parte più mediocre del razionalismo meritano il giusto spazio .anche se la
globalizzazione tende a omologare i linguaggi. La mostra che stiamo per inaugurare è sotto il segno di una pittura ogni volta personalissima e godibile.